Mondo
Sarkozy: «Stop alla speculazione sul cibo»
È questa una delle priorità della presidenza francese
“Speculare sulla pelle dei consumatori e dei produttori di materie prime e’ una cosa insopportabile. E’ giunta l’ora di dire basta agli investitori che speculano sui mercati delle materie prime e regolamentare questi mercati rendendoli piu’ trasparenti. E’ una priorita’ assoluta della presidenza francese del G20”.
Lo ha dichiarato a Bruxelles il presidente della repubblica francese Nicolas Sarkozy nel corso di una conferenza sulle materie prime organizzata dalla Commissione europea. “Abbiamo fatto molto per superare la crisi economica, ma oggi la crescita e’ minacciata da una speculazione finanziaria sfrenata sulle materie prime” ha detto Sarkozy. “L’esplosione della domanda di materie prime da parte dei paesi emergenti non giustifica l’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche e agricole sui mercati finanziari” ha aggiunto il presidente francese.
“Qualcuno sta speculando ai danni dei consumatori e in un modo o in un altro va fermato applicando ai mercati delle materie prime gli stessi principi applicati ai sistemi finanziari che sono stati all’origine della crisi economica”. Durante la sua allocuzione, Nicolas Sarkozy ha ricordato che “l’unica sede in cui queste regole possono essere adottate e’ il G20 perche’ riunisce i principali paesi produttori e consumatori di materie prime e prodotti agricoli”.
La presidenza francese del G20 ha tre priorita’: rafforzare la trasparenza dei cosiddetti mercati fisici; regolamentare i mercati derivati delle materie prime e garantire la sicurezza alimentare. I ministri dell’agricoltura del G20 che si riuniranno a Parigi i prossimi 22 e 23 giugno proporranno la creazione di un database pubblico sulle materie prime agricole simile a quello adottato dal mercato petrolifero con il Joint Oil Date Initiative.
Seguendo il modello di Jodi, il cui obiettivo e’ di fornire dati completi e affidabili del mercato petrolifero, il futuro database AMIS (Agricultural Market Information System) riunira’ i dati riguardanti la produzione, il consumo e lo stoccaggio delle materie prime agricole nel mondo per prevenire crisi alimentari simili a quella che si e’ verificato nel 2008 e instaurare meccanismi di allerta globale. La lotta contro la speculazione finanziaria dei beni di prima necessita’ e’ il secondo cavallo di battaglia della presidenza francese.
Nel corso del Summit che si e’ svolto a Pittsburgh nel 2009, il G20 si era impegnato a migliorare la regolamentazione, il funzionamento e la trasparenza dei mercati, ivi compreso i mercati derivati delle materie prime. “Di fronte alla speculazione finanziaria, e’ necessario adottare regole comuni che consentano di lottare contro le manipolazioni dei corsi e contro gli abusi del mercato” ha detto a Bruxelles Sarkozy durante la conferenza sulle materie prime. Il presidente francese ha suggerito la creazione di un registro delle transazioni sui mercati dei derivati, ivi compreso delle materie prime.
Riguardo questi mercati derivati, “l’Europa dovrebbe seguire l’esempio degli Stati Uniti che nel 2010 ha adottato una legge che limita le posizioni sui mercati dei prodotti derivati delle materie prime, imponendo un deposito minimo in cash per ogni transazione”.
“La regolamentazione dei mercati non significa vietare la finanziarizzazione, né intervenire sui prezzi, ma assicurarsi che il processo di formazione dei prezzi funzioni in modo corretto” ha precisato Sarkozy.
Sulla terza priorita’, la presidenza francese intende migliorare la prevenzione e la gestione delle crisi alimentari attraverso l’interdizione delle restrizioni alle esportazioni in caso di crisi umanitaria. Sulla sicurezza alimentare, Sarkozy ha ricordato che “la nostra sfida principale sara’ quella di garantire l’accesso al cibo per nove miliardi di persone nel 2050. Per vincere questa sfida, sara’ fondamentale aumentare la produzione agricola, che oggi non riesce a tenere il passo della domanda”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.