Famiglia
Sarkozy promette: se mi eleggete niente guerra all’Iran…
Così il leader della destra neogollista alla radio "Rmc"
di Paolo Manzo
Il candidato all’Eliseo dell’Unione per un movimento popolare (Ump) e ministro dell’Interno francese, Nicolas Sarkozy, ha assicurato che, in caso di sua vittoria alle elezioni presidenziali, non trascinera’ la Francia in guerra contro l’Iran al fianco degli Stati Uniti. Interpellato sul programma nucleare iraniano durante un’intervista rilasciata alla radio ‘Rmc’, il leader della destra neogollista ha ricordato che “esiste un trattato internazionale che prevede per l’Iran, alla pari degli altri Paesi, l’accesso al nucleare civile: non possiamo condannare un popolo a non avere diritto a questa fonte di energia in futuro”. “Tuttavia, cosi’ come restiamo aperti sul nucleare civile – ha sottolineato Sarkozy – allo stesso modo siamo assolutamente e completamente fermi sul nucleare militare”. Il ministro dell’Interno ha detto di “approvare le sanzioni nei confronti dell’Iran e dei suoi attuali dirigenti”, stimando che “iniziano a funzionare, come testimonia il risultato del voto delle municipali in cui si e’ avuta la sconfitta del presidente iraniano” Mahmoud Ahmadinejad. Alla domanda posta dal giornalista su un possibile intervento militare in Iran accanto a Washington, Sarkozy ha escluso tale opzione. “Nelle relazioni internazionali e’ meglio ricorrere al pragmatismo che all’interventismo. Basti pensare a quello che e’ successo in Iraq”, ha detto il candidato alla successione di Jacques Chirac all’Eliseo, riferendosi alla “situazione di impasse degli americani in Iraq” che rende necessario “prevedere le condizioni per un ritiro”.
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