Sostenibilità

Sardegna: WWF, soddisfazione per delibera contro cemento selvaggio

L’esecutivo guidato da Renato Soru ha dato il via libera a un provvedimento che vieta costruzioni entro due km dal mare

di Francesco Agresti

La Giunta Regionale della Sardegna ha approvato una delibera che fissa il divieto assoluto di edificabilità nella fascia dei due chilometri dal mare, per almeno tre mesi. ?Un provvedimento importante che segna una svolta significativa nella politica di gestione e conservazione del territorio costiero della Sardegna. Con questa iniziativa politica, il Presidente Soru e la sua squadra di Governo hanno dimostrato coerenza e determinazione nell?affrontare un tema difficile per il futuro sviluppo dell?isola e per la conservazione del bene naturalistico più prezioso: il paesaggio costiero?, commenta il WWF

?Il provvedimento adottato?, prosegue l?associazione ambientalista, ?rappresenta anche un importante banco di prova per tutti gli imprenditori interessati ad investire nell?isola in campo turistico: quelli seri, sapranno aspettare i tre mesi di ?astinenza? per poi adattare i loro progetti alle nuove norme urbanistiche che la Regione di appresta a predisporre e ad applicare; gli altri, quelli che sino ad ieri erano convinti che il vuoto legislativo, apertosi in seguito all?annullamento del piani paesistici, potesse in qualche modo consentire l?edificazione selvaggia lungo le coste, dovranno rassegnarsi a modificare i loro piani e ad abbandonare la Sardegna per sempre. Qualcuno poi, tenterà di giocare la carta del ricatto (cemento = occupazione) al quale l?attuale classe politica regionale non dovrà assolutamente cedere.

Il WWF, inoltre, spera che il nuovo Piano Regionale Paesistico che la Regione si appresta a varare, tenga conto della proposta recentemente formulata dall?associazione ambientalista, ovvero, quella di favorire lo spostamento delle strutture ricettive e dei servizi verso l?interno dei centri urbani, con strutture architettoniche in armonia con il paesaggio. In tal modo, si potranno preservare le coste valorizzandole dal punto di vista paesaggistico e naturalistico e, al tempo stesso, si rivitalizzerebbero i centri urbani.

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