Non profit
Sardegna: un villaggio per i nomadi
Sarà la Cooperativa "Il Samaritano" a gestire una decina di immobili dell'ex Ersat
di Redazione
Una dimora ai senzatetto, sia nomadi che locali, nascerà a Terralba, in provincia di Oristano. La giunta regionale ha infatti approvato ieri sera una delibera per risolvare definitivamente la vicenda dei nomadi di Terralba sgomberati dai loro insediamenti. Sarà la Cooperativa “Il Samaritano” a gestire in comodato gratuito una decina di immobili dell’ex Ersat per realizzare il villaggio ed evitare così le gravi tensioni dell’ultimo periodo. “Sarà cura della Cooperativa guidata da don Giovanni Usai amministrare gli immobili in relazione ai bisogni reali delle famiglie che ne hanno necessità”, ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica, Gian Valerio Sanna.
Gli immobili Ersat ricadono nei territori di Arborea, Oristano e Terralba. La Regione ha stanziato 80mila euro per gli interventi di manutenzione più urgenti. L’assessorato alla Sanità ha invece deciso di adottare, contestualmente alle altre iniziative, programmi di sostegno per l’inclusione sociale a favore dei nuclei familiari in particolari condizioni di emergenza e povertà.
“Con questi provvedimenti – ha detto ancora l’assessore Sanna – vuole dare un forte segnale alla risoluzione di una situazione di grave tensione sociale venutasi a creare nei comuni dell’oristanese, e, in sintonia con la Prefettura di Oristano, cerca di portarla a soluzione attraverso azioni mirate all’inclusione e all’integrazione, garantendo i servizi indispensabili, come la casa e l’istruzione, per una dignitosa sopravvivenza di famiglie in difficoltà e con un rilevante numero di minori”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.