Sostenibilità

Sardegna: Safebay salverà i fondali

E' il nuovo sistema di boe elettroniche che consente l'ormeggio controllato delle imbarcazioni, studiato per salvaguardare il mare e incrementare la sicurezza delle persone

di Redazione

”Il progetto delle boe intelligenti – ha spiegato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, in una conferenza che si e’ svolta a Montecitorio – e’ un esempio concreto di cosa voglia dire coniugare conservazione dell’ambiente e turismo di qualita’. E’ una forma di infrastruttura turistica che guarda al futuro e che e’ capace di mantenere integro l’ambiente marino”. ”Il valore aggiunto del progetto presentato – ha detto Realacci – e’ che i campi di boe intelligenti stanno per essere inaugurati in Costa Smeralda un’area di grande pregio della nostra penisola, dove pero’, la presenza del turismo assume talvolta portate insostenibili. L’aver intrapreso la strada della qualita’ e’ un segnale importante che indica la precisa volonta’ di voler pensare al turismo del nostro paese come una carta vincente che al pari di altri settori, come quello della moda o al vitivinicolo, puo’ diventare un settore cardine dell’economia del nostro paese”.

Goletta Verde di Legambiente aveva dato l’allarme nel luglio scorso per i fondali del Cala di Volpe, rendendo noto il responso del lavoro di ricerca del Consorzio Interuniversitario per le Scienze applicate al Mare (Conisma), che evidenziava sui fondali del Cala di Volpe la presenza di solchi lunghi sino a 100mt e delle zolle di matte scalzate e ribaltate. Le ancore infatti, incidendo le matte, oltre a sradicare le piante di Posidonia, mettono in sospensione sedimenti fini che influenzano in maniera sensibile la crescita in vaste aree di prateria. Le praterie di posidonia, protette a livello comunitario, costituiscono una delle componenti fondamentali dell’equilibrio degli ecosistemi marini costieri, per un insieme di motivi di carattere sia biologico che fisico, che risiedono essenzialmente nelle seguenti funzioni: grande produzione di ossigeno, sino a 14 lt al giono per mq, riparo e zone di riproduzione e fonte di cibo di fauna marina, fissazione dei fondali e protezione delle spiagge dall’erosione.

Il posizionamento dei gavitelli telematici e’ stato quindi studiato preventivamente attraverso accurate campagne di rilevazione eseguite da biologi marini, geologi, ingegneri con il supporto di mezzi nautici specializzati, proprio al fine di tutelare l’eco-sistema dei fondali e garantendo la fruibilita’ della fascia marina costiera nel rispetto dell’ambiente. Il loro dimensionamento tiene conto dell’esigenza di sviluppo dell’economia locale in funzione della sua capacita’ di carico da parte dell’ambiente marino. Per queste ragioni MarkPark e’ stato adottato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per le Aree Marine Protette ed e’ promosso da Legambiente.

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