Economia

Sardegna: qui le coop battono i guru degli spot

La Regione lancia un bando per informare i cittadini sulle occasioni di inserimento lavorativo. A vincerlo, al posto di agenzie quotate, è un consorzio (di Maurizio Regosa)

di Redazione

I più smaliziati sostengono che è un effetto della spettacolarizzazione della politica, del fatto che ormai i voti li si conquista con le campagne promozionali a mezzo stampa e che quindi vale più l?apparenza che la sostanza… I più ottimisti ribattono che un fatto è certo: non può che essere positiva la scelta di una Regione la quale decide di promuovere presso la popolazione la conoscenza della legislazione, nazionale e regionale, che favorisce l?inclusione lavorativa dei soggetti a vario titolo svantaggiati. È accaduto in Sardegna, dove lo scorso anno l?assessorato al Lavoro ha bandito una gara (su finanziamenti europei) per la progettazione e la gestione di una campagna informativa e di sensibilizzazione su queste tematiche. Una scelta all?avanguardia almeno nel nostro Paese: nessun?altra Regione ha fino a oggi assunto un?analoga decisione e dedicato risorse economiche a questo fine. Che dovrebbe essere, suggerisce qualche osservatore, uno scopo istituzionale in tempi di sussidiarietà e di cittadinanza attiva. E in effetti questa novità (rivolgersi direttamente all?opinione pubblica, sensibilizzarla, renderla più consapevole dei suoi diritti e delle opportunità previste dalla legge) riflette una preoccupazione sempre più sentita dall?Unione europea: se vi prendete la briga di andare a leggere i più recenti bandi comunitari, vi renderete infatti immediatamente conto dell?investimento che a Bruxelles si intende fare nei prossimi anni in tema di comunicazione. Va detto però che questa novità rappresenta anche un?occasione interessante non solo per chi, nel Terzo settore, si occupa di comunicazione. In effetti la campagna di comunicazione della Regione Sardegna se l?è aggiudicata un?Ati, cioè un?associazione temporanea d?impresa costituita ad hoc dal consorzio di cooperazione sociale Cgm e da Tecnofor, consorzio che a Cagliari si occupa soprattutto di formazione. Due soggetti quindi che non sono agenzie di comunicazione, ma che realizzano comunicazione finalizzandola ad attività d?altro tipo. Il loro progetto di campagna, intitolato Un vantaggio per tutti e ormai giunto alla conclusione (il 26 giugno si terrà a Cagliari il convegno finale), ha ?battuto? proposte di società specializzate, forse anche grazie alla conoscenza di merito che potevano vantare rispetto ad altri proponenti profit. Esiste dunque una specifica e consolidata competenza, acquisita spesso sul campo e relativa non soltanto a temi di carattere sociale. Forse è ora che l?intero Terzo settore (associazionismo, volontariato, cooperazione sociale) se ne renda conto fino in fondo, legittimandosi pienamente come interlocutore significativo anche in questo ambito. Ne trarrebbe giovamento dal punto di vista economico (troverebbe maggiori risorse partecipando in modo più sistematico a gare di questo tipo) e soprattutto se ne potrebbe giovare per riequilibrare le sue relazioni con i media tradizionali.


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