Non profit

Sardegna, bufera su Briatore. Flavio, il furbo

Con un charity dinner al suo “billionaire” ha raccolto 120 mila euro. Metà dati al sindaco del Comune in cui sorge il locale e l’altra metà a Lula. Che però si ribella

di Gabriella Meroni

L?ultima moda dell?estate? Tramontati i troppo vistosi yacht, inesorabilmente out le ostentazioni da nuovi ricchi, l?imperativo della stagione sembra divertiamoci sì, ma senza dimenticare ?i meno fortunati?. Come al solito, a dettare il trend è stato l?abbronzatissimo Flavio Briatore, che ha devoluto i 120mila euro incassati al charity dinner inaugurale del suo locale Billionaire per metà agli «orfanelli di Arzachena» (comune dell?entroterra gallurese) e per l?altra metà al sindaco di Lula, «che è una donna ed è in difficoltà», perché faccia costruire un impianto sportivo. Fin qui niente di male. Certo, i soliti moralisti potrebbero indignarsi per il maldestro tentativo di dipingere con un po? di vernice buonista la zingarata dei vip che ogni anno calano sulla Costa Smeralda. Ma in fondo, meglio così che niente. Le cose, però, non stanno esattamente come Briatore le vuole far apparire. A partire dalla prima destinazione dei 60mila euro, il fantomatico ?orfanotrofio? di Arzachena. «Macché orfanotrofio», dice a Vita Domenico Matzau, esponente del volontariato di Arzachena, dove gestisce il Club alcolisti in trattamento. «Qui esiste solo un centro comunale per ragazzi in difficoltà familiari e scolastiche, gestito dai servizi sociali, dove molti bambini vanno a fare i compiti delle vacanze, o il doposcuola. Ed è a questa struttura che arriveranno i fondi di Briatore». La generosità degli ospiti del Billionaire, quindi, andrà di fatto a rimpolpare le casse del Comune nel cui territorio è situato il suo locale. Da uomo accorto e attento alle pubbliche relazioni, il manager della Formula Uno evidentemente preferisce mantenere buoni rapporti con la giunta di Arzachena, guidata dal sindaco Piero Filigheddu (regolarmente presente all?inaugurazione del Billionaire per ritirare l?assegno), che nel 2001 tra l?altro ha fornito le prove per scagionarlo da un?accusa di abusi edilizi che riguardava proprio il Billionaire. E i 60mila euro per Lula? Anche qui la pecunia di Briatore, per qualcuno, olet. Questa volta niente confusioni tra orfanotrofi e centri comunali: solo la ?rivolta? di alcuni cittadini che, nel paese sardo, simbolo di coraggio civile per essere riuscito a eleggere una giunta dopo dieci anni di minacce criminali ai candidati, hanno raccolto centinaia di firme in calce a un appello che chiede al primo cittadino Maddalena Calia di rifiutare la donazione. «La gente di Lula non deve essere utilizzata come sponsor per l?estate dei ricchi», ha tuonato Ivana Dettori, consigliere del gruppo misto, «né coinvolta in squallide operazioni di marketing che con la solidarietà hanno poco a che fare».


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