Non profit

Saranno i club a pagare la Polizia negli stadi

In un emendamento del "Decreto Stadi” c'è l'idea di usare una quota degli introiti derivante dalla vendita dei biglietti delle partite di calcio per finanziare gli straordinari delle forze dell'ordine

di Marco Marcocci

In questi giorni la polizia italiana è al centro delle discussioni dei nostri politici che stanno escogitando svariate soluzioni per potenziarla e quindi per farci stare più sicuri.

Così, dopo la probabile sperimentazione della pistola elettrica Taser, dello spray al peperoncino, delle microcamere sulla divisa eccone un’altra: usare una quota degli introiti derivante dalla vendita dei biglietti delle partite di calcio per finanziare gli straordinari delle forze dell'ordine.

La proposta è contenuta in un emendamento di Emanuele Fiano (Pd), approvato in Commissione, al cosiddetto “decreto stadi” e la novità sta facendo discutere molto.

In dettaglio l’emendamento prevede che la quota non dovrà essere inferiore all'1 per cento e non superiore al 3 per cento degli introiti complessivi derivanti «dalla vendita dei biglietti e dei titoli di accesso validamente emessi in occasione degli eventi sportivi è destinata a finanziare i costi sostenuti per il mantenimento della sicurezza e dell'ordine pubblico in occasione degli eventi medesimi, ed in particolare per la copertura dei costi delle ore straordinarie e dell'indennità di ordine pubblico delle Forze dell'ordine».

Critica al riguardo la Lega di serie A che per bocca del suo presidente Maurizio Beretta ha definito la proposta «spiacevole e preoccupante» per di più arrivata «senza un minimo di confronto», che sarebbe stato «indispensabile». Beretta ha aggiunto che il rispetto per il legislatore e per il lavoro della polizia è pieno, ma che «il provvedimento così com'è ci preoccupa molto, anche per il precedente che rischia di costituire. Le società di calcio sono contribuenti significativi come tutti gli altri e penso che non sia facile stabilire cosa è ordinario e cosa straordinario, perché dipende dai modelli organizzativi. In più rischiano di pagare a piè di lista delle organizzazioni fatte con assoluta professionalità, ma da soggetti diversi da noi. E poi, questo provvedimento è dedicato al calcio o agli eventi sportivi, come è scritto nel testo dell'emendamento? Penso che ci siano diversi aspetti su cui bisogna fare chiarezza».

Beretta poi sottolinea come il costo degli straordinari, che è di circa 25 milioni di euro all’anno, costituirebbe una cifra troppo importante per le società di calcio e che andrebbe a «penalizzare la competitività dei club italiani all'estero». Infine Beretta ricorda che «tutta la sicurezza all'interno degli stadi, che sono pubblici, è pagata dalle società direttamente con gli steward». A suo giudizio «sembra che si stia cercando di addossare questo peso su alcune realtà che già ne sopportano una parte significativa. Se andiamo a guardare i numeri sarà più facile capire di che grandezze parliamo. Un confronto nel merito è indispensabile».

Quella del numero uno della Lega, segue la perplessità del presidente della Figc Carlo Tavecchio che, sentito dalla Commissione nei giorni scorsi, aveva respinto l'idea che le società si caricassero di ulteriori costi in quanto «la parte fiscale che il mondo professionistico sostiene non può portare a dare un contributo su un costo di sicurezza che viene già garantito dall'imposizione fiscale dello Stato».
Staremo a vedere, certo è che di questi tempi la polizia ci vuole, e come!
 


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