Non profit
SARAJEVO. Unicredit in viaggio con gli studenti di Piacenza
Il gruppo bancario so9sterrà l'iniziativa dell'Isii di Piacenza che vedrà una classe in viaggio per la Bosnia in nome della consapevolezza
di Redazione
Non è una semplice, classica gita di istruzione. Quello che da domenica vedrà partecipare gli studenti della quinta del corso di elettronica ET2 dell’Isii (Istituto Superiore di Istruzione Industriale) di Piacenza è un percorso tra memoria e futuro nella Gerusalemme d’Europa. Sarajevo e Jaice le mete principali del viaggio, organizzato per consentire l’avvio di un formativo e vitale contatto con realtà di grande interesse per l’Europa odierna. Un’iniziativa volta ad aprire agli studenti una finestra su un mondo diverso e poco conosciuto sebbene molto vicino. Ulteriore elemento di indirizzo per la realizzazione dell’iniziativa, infatti, è stata la presenza sul territorio piacentino di numerosi immigrati provenienti da paesi non comunitari, e in particolare dalla Bosnia Erzegovina, ben inseriti nel tessuto scolastico e lavorativo.
L’idea è nata nel corso delle ore di religione, delle lezioni tenute dal professore Claudio Ferrari che accompagnerà, con il collega Danilo Molinari, i ragazzi in viaggio. «Sarà un’esperienza profonda», spiega Ferrari, «che ci porterà a contatto con un territorio molto particolare, segnato da tensioni e conflitti e caratterizzato dalla compresenza di culture e religioni diverse. Un’esperienza che, speriamo, aprirà gli occhi ai nostri ragazzi, per renderli più consapevoli».
La permanenza a Sarajevo prevede la visita di alcuni luoghi simbolo della storia del xx secolo; studenti e docenti incontreranno il gen. Jovan Divjak difensore della città durante l’assedio e fondatore dell’associazione «L’educazione costruisce la Bosnia» che raccoglie bambini orfani di Sarajevo e vittime della guerra etnica e protegge tutti i ragazzi che hanno bisogno di aiuto. Nel corso del viaggio, inoltre, i ragazzi italiani incontreranno gli allievi di un istituto superiore locale per uno scambio di esperienze e progetti lavorativi.
Vista la particolarità di mete e prospettive il piano di viaggio ha trovato il favore del Comune e della Provincia di Piacenza che sostengono l’iniziativa insieme con UniCredit Group che ha contribuito a renderne possibile la realizzazione attraverso il proprio Comitato territoriale via Emilia, un tavolo di lavoro, riflessione e pensiero dal quale prendono vita proposte e progettualità che per la banca risultano essere un prezioso anello di congiunzione con il territorio.
«Il nostro obiettivo è essere partner del territorio, essere vicini alla gente», spiega Mario Ziliani, Direttore del Territorio UniCredit Banca di Piacenza, «E i giovani che domenica partiranno alla volta della Bosnia sono i cittadini di domani. UniCredit ha riconosciuto in questo progetto di viaggio un piano formativo di spessore per i nostri giovani: un’opportunità di crescita culturale, sociale e morale. Per questo, con entusiasmo, ha deciso di sostenerlo».
«Lo sviluppo dei territori si alimenta anche attraverso la crescita della cultura e del senso sociale delle persone che li abitano», ha ribadito Alessandro La Porta, Responsabile Territorial Relations Department di UniCredit Group, «è per questo che i Comitati Territoriali UniCredit hanno deciso di sostenere questa iniziativa che promuove la comprensione delle diversità e l’integrazione tra culture diverse, a partire proprio dai giovani. Inoltre, con la Bosnia e Herzegovina il nostro Gruppo ha già un rapporto consolidato, con UniCredit Bank Bosnia d.d. e UniCredit Bank Banja Luka siamo la prima banca del Paese con circa 160 filiali».
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