Non profit
Sarà legge entro il 2009
La Camera approva due ordini del giorno che impegnano il governo a stabilizzarlo
Sono stati approvati questa mattina nell’Aula della Camera due ordini del giorno sul 5 per mille, uno presentato dalla maggioranza (primo firmatario l’on. Maurizio Lupi) e uno dall’Udc (primo firmatario l’on. Galletti).
Entrambi impegnano il governo a una stabilizzazione del 5 per mille, ma mentre il primo dà una data (entro il 2009) il secondo si limita a dire «a partire dal prossimo anno». Il secondo, inoltre, invita l’esecutivo a porre particolare attenzione ai soggetti che hanno chiesto di accedere alla misura, onde evitare abusi, e a potenziare i controlli.
Ecco di seguito il testo dei due odg:
La Camera,
premesso che:
l’articolo 1, comma 337, della legge finanziaria per il 2006 (legge 23 dicembre 2005, n. 266) introduce il così detto istituto del 5 per mille che consente al contribuente di destinare parte delle proprie imposte a soggetti del terzo settore, ad enti di ricerca, enti sanitari ed enti locali;
i risultati della introduzione del 5 per mille dimostrano la bontà del provvedimento, con oltre il 60 per cento dei contribuenti che decide di esprimere la propria preferenza in sede di dichiarazione dei redditi;
l’istituto del 5 per mille viene reintrodotto nelle leggi finanziarie per il 2007 e per il 2008, pur modificato rispetto alla previsione per il 2006, sia negli importi di copertura sia nella definizione dei beneficiari;
la stabilizzazione dell’istituto del 5 per mille rappresenta una concreta attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, così come previsto dal testo costituzionale,
impegna il Governo
a provvedere entro l’anno 2009 all’introduzione dell’istituto del 5 per mille garantendone la stabilità negli anni e salvaguardando il principio di sussidiarietà e di libertà di scelta che caratterizza la peculiarità dell’istituto.
9/1386/13. Lupi, Sposetti, Bersani, Letta, Ravetto, Jannone, Aprea, Vignali, Renato Farina, Albonetti, Polledri, Realacci, Saglia, Toccafondi, Palmieri, Bocciardo, Rosso, Versace, Paroli, Gioacchino Alfano, Volontè, Vannucci.
La Camera,
premesso che:
nel corso della discussione del provvedimento nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze è stato ripristinato il finanziamento per il 2009 del «5 per mille»;
il «5 per mille» rappresenta uno strumento, utilizzato da oltre 16 milioni di contribuenti, che riconosce e favorisce l’autonoma iniziativa dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale secondo il principio di sussidiarietà;
tale strumento si è rivelato un formidabile moltiplicatore orizzontale di coesione sociale e di sana cultura civica, a patto che i soggetti destinatari garantiscano la massima trasparenza nella gestione e nell’uso delle risorse per obiettivi di solidarietà;
è, tuttavia, necessario fornire agli operatori che si avvalgono di tale strumento certezze riguardo alla continuità e alla stabilizzazione delle risorse disponibili e non affidare annualmente a leggi finanziarie la reiterazione della misura;
contribuenti ed enti del terzo settore hanno, inoltre, più volte lamentato i ritardi con i quali il Ministero dell’economia e delle finanze ha predisposto le quote fiscali del 5 per mille assegnate in sede di dichiarazione dei redditi, già del 2006;
a riguardo occorre segnalare che sono pendenti presso le Commissioni competenti iniziative legislative che propongono una stabilizzazione della disposizione citata,
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di giungere finalmente, a partire dal prossimo anno, alla trasformazione dell’agevolazione in parola, nata in forma sperimentale, in una misura stabile e strutturale in virtù del consenso che ha riscosso tra i contribuenti e della sua già manifestata utilità in termini di servizi resi alla comunità;
a porre una particolare attenzione alla identificazione dei soggetti che hanno avanzato la richiesta dell’agevolazione evitando abusi e benefici illegali attraverso accurati controlli al fine di non disperdere le già esigue risorse.
9/1386/165. Galletti, Pezzotta, De Poli, Volonté, Compagnon.
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