Politica
Santanchè, clandestini: “curiamoli in ospedale, ma poi vanno espulsi”
Così la candidata premier de La Destra risolverebbe il problema "dell'esplosione della spesa sanitaria"
di Chiara Sirna
“Vorremmo restituire l’Italia agli italiani e il primo nostro punto e’ la sicurezza che credo sia un’emergenza del Paese. Le faccio la nostra proposta molto semplice, che e’ quella dei clandestini. Oggi si parla tanto di esplosione della spesa sanitaria. Basta andare nei pronto soccorso degli ospedali italiani per vedere che l’ottanta per cento sono clandestini. Allora noi diciamo: ‘Ti curiamo se stai male, ma quando esci dall’ospedale esci accompagnato da un bel foglio di via in mano per ritornare nel Paese d’origine'”. Lo ha detto la candidata premier de La Destra, Daniela Santanche’, a Maurizio Belpietro nell’intervista a ‘Panorama del giorno’ su Canale 5.
Nei giorni scorsi Santanchè ha anche definito “troppo blanda” la legge Bossi-Fini, nnunciando, in caso di vittori elettoeale, di volerla rivoltare come un calzino. E tra le nuove misure previste in cantiere, ci sarebbe proprio quella annunciata oggi dell’espulsione degli immigrati irregolari dai nostri confini subito dopo le cure ricevute in ospedale. Che diventerebbe a suo dire un luogo di “intercettazione” prediletto.
“Noi vogliamo una legge sull’immigrazione molto più dura – ha concluso – Non voglio vedere clandestini, il racket dell’elemosina. La Bossi-Fini è la legge di chi lancia il sasso e nasconde la mano- aggiunge -, è falsa. A chi viene in Italia dobbiamo garantire una vita dignitosa, ma se commettono reati, che tornino a casa nelle loro patrie galere. Noi in Italia non dobbiamo mantenerli”.
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