Musica

Il Festival di Sanremo? Lo ha già vinto Ghali

Pochi gli artisti che hanno il coraggio di portare sul palco dell’Ariston brani apertamente schierati su argomenti non sentimentali o introspettivi. Fiorella Mannoia, Dargen D'Amico e soprattutto Ghali ci provano. In attesa di sentirli cantare, li prendiamo sulla parola in questa analisi semiseria dei trenta brani in gara

di Nicola Varcasia

Sanremo 2024 sarà anche molto social. Nel senso che spopolerà sicuramente sui social network. Una della canzoni si intitola proprio Click Boom! Ma sembra essere poco sociale. Nel senso che le canzoni di quest’anno dedicano scarsa attenzione ai temi sociali. Non è detto che sia un problema, anzi. Dopo i monologhi in stile Pensati libera dell’anno scorso un po’ di evasione ci vuole. Non si sa quanto innocente. Ma tant’è. Spulciando tra i “versi” (le virgolette sono d’obbligo come il condizionale negli articoli di cronaca giudiziaria) delle canzoni del prossimo Festival in cerca di un tema troppo lontano dal cuore-sole-amore, non si trova molto.

La garanzia

Però, quello che si trova, ha un certo valore. Vale e promette molto, ad esempio, la semprerossa Fiorella Mannoia che, fedele alla sua mission di paladina dei diritti, con la sua Mariposa rivolge un inno alle donne che comincia così: «Sono la strega in cima al rogo, una farfalla che imbraccia il fucile. Una regina senza trono … Sono una sposa sopra l’altare. Un grido nel silenzio che si perde nell’universo. Sono il coraggio che genera il mondo». Nell’attesa di ascoltarle in musica, queste parole dicono già molto, a chi le vuole capire.

Fuori dal coro

Speriamo capisca qualcosa chi al governo del Paese ascolterà questo messaggio lanciato dalla canzone Onda alta: «Sta arrivando sta arrivando l’onda alta. Stiamo fermi, non si parla e non si salta … Tutta questa strada per riempire un frigo. Per sentirti vivo. Hai solo un tentativo. Ormai ho deciso. Scusa se non ti avviso. Ti mando quello che mi avanza se ci arrivo». È Dargen D’Amico a osare il tema più drammatico, quello di chi si avventura sul barcone in cerca di una vita migliore, con il rischio che non lo sia. Una umana pausa di riflessione prima che nei talk (alcuni autosospesi causa Festival) si ricada nel chiacchiericcio da bettola sull’aiutiamoli a casa loro per proseguire con il tormentone “non possiamo prenderceli tutti”.  E come dare torto a Ghali quando canta: «Siamo tutti zombie col telefono in mano. Sogni che si perdono in mare. Figli di un deserto lontano. Zitti non ne posso parlare. Ai miei figli cosa dirò. Benvenuti nel Truman show».  Di temi sociali ne tocca tanti il rapper italiano di origini tunisine nella sua canzone Casa mia. E non li tocca nemmeno così piano: «Ma come fate a dire che qui è tutto normale. Per tracciare un confine. Con linee immaginarie bombardate un ospedale. Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane. Non c’è mai pace». A lui lo scettro di potenziale vincitore del “Sanremo sociale”.

Polemiche all’Ariston


La guerra, efficacemente evocata in questo verso, stavolta senza virgolette, forse è un tema troppo grande per la corazzata di Sanremo. Per chi ha buona tele-memoria, l’anno scorso una delle polemiche, risoltasi poi con un video messaggio, ha riguardato il mancato intervento di Zelensky. Quest’anno, invece, ci si è rifugiati in una più prudente polemica sul rifiuto alla comparsata da parte di Jannick Sinner. Probabilmente perché il grande Amadeus, dopo quattro conduzioni e la quinta che comincia domani, sa meglio di tutti che, più che una guerra, il Festival è un grande gioco, meglio dello stesso Fantasanremo. Forse è per questo che alcuni dei cantanti, o meglio, degli autori in gara, sembrano si siano divertiti a mandarsi e a mandarci dei messaggi in codice. Per decifrarli tutti ci impiegheremmo Due vite, come cantava il vincitore dell’anno scorso Marco Mengoni, quest’anno sul palco come co-conduttore in alternanza con Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini e, per la serata finale, Fiorello. Il primo messaggio, però, è facile facile: Ma non per sempre, la canzone in gara dei Ricchi e Poveri, comincia con le parole: «Che confusione…». Ci perdoni il lettore se non aggiungiamo altre spiegazioni.

Messaggi

Più criptico il messaggio buttato lì da Renga Nek che nella loro Pazzo di te a un certo punto intonano: «Sotto questo mantello di cielo Io e te cambiamo la realtà». Troppo filosofico per l’Ariston. Ma provvederà l’inossidabile e sempreazzurra Loredana Berté, con un titolo simile a quello del duo, Pazza, a chiarire: «Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola». C’è molto di sociale e anche di asociale in questi pezzi. E anche qualche sprazzo di poesia a fin di bene con le Due altalene di Mr.Rain. Insomma, i testi del prossimo Sanremo bisogna leggerli in prospettiva, cercando corrispondenze involontarie. Ad esempio, sono molti i cantanti che convergono sulla città: «Questa città sembra una maledizione», canterà Bnkr44 in Governo punk. Io sono «una formica che si perde tra i vicoli di questa città», risponde Alessandra Amoroso nella sua Fino a qui. Neanche il tempo di sedersi che l’attesissima Angelina Mango ne La noia ci informa: «Quasi quasi cambio di nuovo città», mentre Fiorella si rifà viva ricordando che le donne sono anche «Una città un impero». Qualcuno allora potrebbe chiedersi: «Cosa succede in città?», ma non è una canzone del Festival e in questo articolo non vale.

I 30 cantanti e le canzoni in gara al Festival 2024 (6-10 febbraio):

AlfaVai! | Angelina MangoLa noia | AnnalisaSinceramente | Big MamaLa rabbia non ti basta | Bnkr44Governo punk | ClaraDiamanti grezzi | Dargen D’AmicoOnda alta | DiodatoTi muovi | EmmaApnea | Fiorella MannoiaMariposa | Fred De PalmaIl cielo non ci vuole | GazzelleTutto qui | GeolierI p’ me, tu p’ te | GhaliCasa mia | Il TreFragili | Il voloCapolavoro | IramaTu no | La SadAutodistruttivo | Loredana Berté – Pazza | MahmoodTuta gold | ManinniSpettacolare |Mr.RainDue altalene | NegramaroRicominciamo tutto | Renga Nek Pazzo di te | Ricchi e PoveriMa non tutta la vita | Rose VillainClick boom! | SangiovanniFiniscimi | Santi FrancesiL’amore in bocca | The KolorsUn ragazzo una ragazza

In apertura Ghali (Ag. Sintesi). I testi completi delle canzoni in gara sono stati pubblicati in esclusiva da Tv Sorrisi e Canzoni.

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