Welfare

Sanremo si è perso una canzone

Si intitola "Nuvole di ossigeno"ed è stata scritta e cantata da alcuni ragazzi, pazienti oncologici. Con la collaborazione di Faso e Rocco Tanica di Elio e Le Storie Tese. Oggi è stata presentata al convegno "Io adolescente con tumore - l'ospedale che vorrei"

di Carmen Morrone

Non sono a Sanremo e non sono neppure in gara, visto che loro hanno già vinto una grande lotta.

Sul palcoscenco della vita, cantano: Alessandra, Alessia, Alessandro, Camilla, Diego, Eeleonora, Federica, Gabriele, Giada, Isabella, Maryna, Matteo, Mauro, Megi, Mirko, Thomas, Valeria. Con la partecipazione di Faso: basso/chitarra ritmica e acustica/progr. batteria- Cesareo: chitarra solista
Rocco Tanica: tastiere – Paola Folli: cori – Daniele Lanzara: editing e recording

Il video è stato trasmesso durante la prima parte del convegno " Io adolescente malato di tumore- l'ospedale che vorrei" organizzato  in occasione della XIII Giornata Internazionale Contro il Cancro Infantile, da FIAGOP, Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica, AIEOP, Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica, e SIAMO, Società Italiana Adolescenti con Malattie Onco-ematologiche.

Un convegno speciale perchè protagonisti sono stati i ragazzi che hanno raccontato cosa significhi ammalarsi di tumore quando si hanno 12 o 16 anni. I ragazzi sono stati curati dall'Istituto nazionalel dei tumori di Milano.

La canzone raccoglie le frasi che loro stessi e altri loro coetanei hanno pensato e scritto durante la malattia. Anche la musica è loro, Faso e Rocco Tanica hanno fatto gli arrangiamenti. E tutti si sono divertiti a portare avanti la realizzazione della canzone con tanto di fasi in studio di registrazione.

Una canzone in cui si parla di delusione, di confusione, di rabbia, di aiuto. e non  dell'ospedale ideale, bensì di quello che è possibile avere. basta ascoltare.

Il convegno ha voluto mettere in luce il bisogno di normalità di ragazzi che affrontano situazioni gravi e complesse. E della necessità che ci siano Protocolli ideati per gli adolescneti che non sono dei bambini cresciuti, nè dei piccoli adulti, ma che fisiologicamente hanno caratteristiche proprie. Solo in questo modo le cure avranno più efficacia.

Questo appuntamento ha grande importanza per il mondo dell’oncologia e il ministero della Salute ha annunciato che seguirà questo tema.

 

 

 

 

 

 

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