Cultura

Sanità: un italiano su tre soffre di malattie croniche

Il rapporto di Cnamc-Cittadinanzattiva denuncia anche dimissioni forzate dagli ospedali, difficolta' di accesso ai farmaci e eccessi di buricrazia

di Redazione

Dimissioni forzate dagli ospedali, difficolta’ di accesso ai farmaci, carenze del territorio e burocrazia. Con questi problemi devono confrontarsi, quotidianamente, gli italiani che soffrono di una malattia cronica, ben uno su tre, il 36,1% della popolazione e 64,5% fra gli ‘over 65′. E’ il quadro tracciato dal Rapporto sulle politiche della cronicita’, presentato oggi a Roma dal Coordinamento nazionale delle Associazioni malati cronici-Cittadinanzattiva, che, segnalazioni alla mano, denuncia: ”le patologie croniche sono una delle principali emergenze per il sistema sanitario italiano”. Le patologie croniche piu’ diffuse si conferma artrosi o artrite, che colpiscono il 18% degli italiani, seguite da ipertensione (10%), allergie (7%), bronchite cronica (6%), osteoporosi (5%), malattie cardiache (4%) e nervose (4%), ulcera gastrica o duodenale (3%), diabete (oltre 3%). Uno su cinque soffre di almeno due malattie croniche. E ancora, 700.000 sono i malati di Alzheimer, 39.000 i nefropatici, 50.000 gli italiani con sclerosi multipla. E ben 2 milioni 800.000 i disabili. Le cifre sulla diffusione delle malattie croniche nel nostro Paese sono ”impressionanti – afferma Francesco Tempesta, presidente del Coordinamento nazionale associazioni malati cronici (Cnamc) – e dovrebbero trasformarsi nella bussola delle politiche della salute del Paese”. Cosi’ non e’ stato nel 2003, come evidenzia il Rapporto che ”segnala un’ulteriore riduzione della accessibilita’ ai servizi”. Secondo Stefano Inglese, segretario nazionale del Tdm, ”troppi oneri sono scaricati sulle spalle del malato cronico e dei suoi familiari, dalla integrazione economica per farmaci all’assistenza a domicilio. Il progetto di legge parlamentare sulla non autosufficienza non ha copertura finanziaria e, dunque, nessuna prospettiva futura. Invece, servono soluzioni concrete, qui ed ora”. Ecco la mappa dei problemi tracciata dal Rapporto sulle politiche della cronicita’: DIMISSIONI FORZATE. Sono in aumento anche per chi soffre di malattie croniche. Le denuncia l’8% dei cittadini (+50% rispetto al 1999) che si rivolgono al servizio di consulenza del Tdm. Dell’8% di malati cronici ‘over 65′ che segnalano il problema, il 2,5% non e’ autonomo e il 3,5% lo e’ solo parzialmente. ACCESSO AI FARMACI. Alcuni medicinali a carico dei cittadini con il nuovo Prontuario farmaceutico, come gli antistaminici, hanno messo a dura prova i bilanci familiari. Si segnala l’impossibilita’ di ottenere dal Ssn i farmaci per la prevenzione delle microfratture da osteoporosi, i corticosteroidei per allergici e asmatici, l’adrenalina autoiniettabile, alcuni farmaci per il Parkinson. Il 14% delle chiamate arrivate al Tdm, riguarda problemi di accesso ai farmaci. Il 7,7% lamenta la presenza di ticket, il 3,7% l’irreperibilita’ del medicinale richiesto. CARENZE TERRITORIALI. Si segnala la difficolta’ di ottenere assistenza a domicilio, nel 6,6% dei casi quella infermieristica, nell’11,9% l’assistenza fisioterapica e riabilitativa e nel 3,5% i prelievi di sangue. Ed e’ problematico sottoporsi alla riabilitazione, sia in strutture ambulatoriali (18,5%) sia a domicilio (11,9%). Servizi territoriali ‘proibiti’ soprattutto per gli ‘over 75′. BUROCRAZIA. Complica il rapporto fra cittadino e Ssn per il 43,9% delle segnalazioni al Tdm sulle malattie croniche. In particolare, si lamentano ticket (8,9%), prenotazioni (7,1%), procedure macchinose per esenzioni (6,4%), fornitura di presidi (5,7%), indennizzi e risarcimenti (4,7%), consegna della documentazione (3,9%), rimborsi (3,1%). Il 9,4% denuncia la difficolta’ dell’iter per il riconoscimento dell’invalidita’.


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