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SANITA’. Talidomide bocciato nella lotta al cancro

Uno studio del London's University College ne dimostra l'inefficacia

di Sara De Carli

Sembrava che la storia avesse riservato un riscatto per il talidomide, un farmaco che tra il 1957 e il 1962 ha causato la nascita di 10mila bambini focomelici. Invece ora la scienza boccia la speranza che questo farmaco sia utile nella lotta contro il cancro. O almeno non contro il cancro al polmone.

Il talidomide è tornato in uso a fine anni 90 per la cura di alcune neoplasie:ora il Journal of the National Cancer Institute scrive nero su bianco che il farmaco non funziona e che anzi aumenta (raddoppia) il rischio di emboli.

Lo studio del London’s University College and Middlesex Hospitals ha monitorato per due anni 724 pazienti con un cancro al polmone ed è il primo studio statisticamente rilevante sull’utilizzo del talidomide in oncologia. La sopravvivenza dei pazienti è stata di 10,1 mesi per il gruppo che ha assunto talidomide, contro i 10,5 degli altri.

Il talidomide continua invece a sembrare promettente nella cura del cancro al midollo osseo.


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