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SANITA’. Sangue infetto e vaccini: una legge per 10 rimborsi

In GU il decreto che assegna 150mila euro di una tantum ai danneggiati deceduti

di Sara De Carli

Ignazio Marino, da presidente della Commissione Sanità, durante la passata legislatura, ne aveva fatto una battaglia personale, strappando un emendamento in Finanziaria 2007. Una una tantum per risarcire i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati.

Ora è in Gazzetta Ufficiale (20 maggio 2009) il decreto del Ministero delle Finanze, che assegna un assegno una tantum pari a 150mila euro ai danneggiati da vaccinazioni, trasfusioni e somministrazione di emoderivati gia’ deceduti alla data di entrata in vigore della legge n. 229 del 2005. L’assegno sarà riconosciuto alla bellezza di dieci persone, per un totale di 1,5 milioni di euro (ne erano stati stanziati 6).

Pare infatti che solo 44 richieste di rimborso siano pervenute nei modi e nei tempi previsti dalla legge 222 del 29 novembre 2007. Dieci domande sono state approvate in quanto stati accertati i requisiti stabiliti dalla normativa in questione, per diciassette e’ in corso l’istruttoria per la verifica dei requisiti medesimi e diciassette istanze risultano presentate da eredi di danneggiati da trasfusioni infette o pervenute oltre il termine stabilito.

Numeri strani, se si pensa che i danneggiati con una causa già avviata contro il Ministero attraverso una associazione presente altavolo ministeriale sono 5.436. Viventi, d’accordo, per fortuna. E che Ignazio Marino aveva chiesto, per risarcirli, 180milioni di euro per il 2008. Sapendo però che ne servivano 180 all’anno, per dieci anni.


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