Famiglia

Sanità: pediatri, 40% reparti per bambini va chiuso

L'allarme lanciato durante il Congresso nazionale dei pediatri ospedalieri

di Gabriella Meroni

Per garantire assistenza e sicurezza ai piccoli pazienti italiani e’ urgente chiudere subito il 40% dei reparti. L’allarme per la situazione in cui versano gli ospedali pediatrici e i reparti di pediatria ospedalieri in Italia e’ stato lanciato durante il XIV Congresso nazionale dei pediatri ospedalieri della Societa’ italiana di pediatria, in corso a Cosenza dal 18 al 20 ottobre. Nonostante la disponibilita’ di 5.000 pediatri ospedalieri, “molti reparti hanno una carenza di personale – affermano gli specialisti riuniti al congresso – Infatti per assicurare la copertura dei servizi 24 ore su 24 sono necessari almeno 7 pediatri, ma ci sono molti reparti con un organico inferiore, che percio’ non possono assicurare tutti i servizi di guardia e di assistenza alla nascita”. La situazione e’ particolarmente critica in Veneto, Piemonte e Marche. E secondo Italo Farnetani, relatore al Congresso e professore a contratto presso l’Universita’ di Milano Bicocca, “il motivo di questa carenza va ricercato nell’eccessivo numero e frammentazione di reparti pediatrici. Ci dovrebbe essere, infatti – dice l’esperto ricordando dati di letteratura – un reparto di pediatria ogni 200.000 abitanti, e un punto nascita solo ove avvengono almeno 500 parti l’anno”. In base a questo criterio scientifico in Italia “i reparti di pediatria dovrebbero passare dagli attuali 480 a 295, mentre i punti nascita dagli attuali 670 a 402”. La situazione e’ particolarmente critica perche’ in Italia solo il 30% dei reparti pediatrici dispone di un pronto soccorso con guardia pediatrica.


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