Formazione

Sanità, OMS: più risorse per la salute mentale

Il richiamo del direttore del dipartimento di salute mentale, Benedetto Saraceno, in occasione del meeting internazionale di Rimini

di Redazione

Piu’ investimenti per fronteggiare i problemi della sanita’ mentale nel mondo. E soprattutto dirottare gli interventi “dagli ospedali psichiatrici ai servizi comunitari”. Questa la ricetta suggerita oggi da Benedetto Saraceno, direttore del dipartimento salute mentale dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), in occasione del meeting internazionale di Rimini.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Nazioni Unite, oltre 150 milioni di persone al mondo soffrono di depressione, 50 di epilessia, 25 milioni di schizofrenia, 24 milioni di Alzheimer. Mentre oltre 115 milioni hanno disturbi mentali legati all’abuso di alcol o droghe. Ogni anno quasi un milione di persone si toglie la vita per problemi legati a disabilita’ mentali: una stima al ribasso dal momento che mancano i dati relativi alla quasi totalita’ dell’Africa e a numerosi Paesi tra Medio Oriente e Sudest asiatico.
Bisogna, dice Saraceno, “rafforzare i sistemi di salute mentale nei Paesi a basso e medio reddito. Esiste – continua – una relazione fra poverta’ e salute mentale. La prima puo’ essere un fattore scatenante o di rischio per depressione, suicidio, abuso di alcol e sostanze illecite, ritardo mentale. Per altre patologie la poverta’ contribuisce al peggioramento delle condizioni, come succede con la schizofrenia”. Nel mondo, evidenziano i dati Oms, solo il 9% dei 450 milioni di persone con disturbi mentali riceve cure adeguate.


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