Formazione

Sanità: ogni anno diagnosticati 54mila casi di sclerosi

Sono 54 mila ogni anno gli italiani colpiti da sclerosi multipla, 10 mila solo in Lombardia

di Redazione

La parola d’ordine degli specialisti e’ non sottovalutare i primi sintomi, anche se all’inizio non sembrano ‘pesanti’. “Le nuove evidenze dimostrano che un trattamento precoce con interferone beta-1b rallenta del 40% la progressione della malattia e della disabilita’.

Questo nuovo approccio – afferma Giancarlo Comi, presidente della Societa’ europea di neurologia e direttore dell’Unita’ di Neuroriabilatazione dell’ospedale San Raffaele di Milano – e’ indicato per i due terzi dei pazienti: in Italia oltre 2 mila l’anno”.
Ma come rapportarsi con un malato che non si sente tale? Come favorire l’adesione alla terapia? Questi i nodi del progetto ‘Question Time in sclerosi multipla. Contro la progressione della disabilita’: il trattamento precoce e’ la nuova opportunita’?’, che oggi fa tappa al San Raffaele di Milano e vede riuniti oltre 100 esperti fra neurologi, infermieri, psicologi e farmacisti ospedalieri.

“Quando si presentano i primi sintomi della malattia, alcuni pazienti hanno gia’ sviluppato danni neurologici che possono condurre a gravi disabilita’ – spiega Comi – La sfida per noi clinici e’ riuscire a identificare subito i sintomi e a trasmettere ai pazienti fiducia nei trattamenti. A tutto vantaggio della loro autonomia e qualita’ di vita, un elemento ancor piu’ rilevante se si pensa che a essere colpite sono soprattutto le giovani donne”.

Quello di Milano e’ il primo appuntamento di una serie che coinvolgera’ alcune citta’ italiane fra cui Roma, Bari, Firenze, Genova e Padova. La sclerosi multipla rappresenta la prima causa di invalidita’ di origine neurologica nel giovane adulto. Si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30. E’ causata dalla distruzione della mielina, la guaina che avvolge le fibre nervose e che, funzionando da isolante elettrico, consente di migliorare e aumentare la velocita’ di trasmissione degli impulsi nervosi.
“E’ una malattia con importanti implicazioni sociali ed elevatissimi costi personali: per questo e’ necessario fare tutto il possibile per diagnosticarla e curarla precocemente – continua Comi – Dobbiamo bloccarne l’evoluzione e impedire che distrugga altre parti del cervello”.


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