Welfare

Sanità, «nessuna limitazione per i clandestini»

Lo ha assicurato il sottosegretario Eugenia Roccella intervenendo a un convegno dell'Unicef: i medici non saranno tenuti a fare alcuna segnalazione

di Redazione

“Non ci saranno svolte di nessun tipo, lo dico chiaramente, e nessuna modifica che riguardi l’articolo 35 del testo unico sull’immigrazione. L’accesso alla sanità deve continuare ad essere un diritto per tutti”. Ad annunciarlo è Eugenia Roccella, sottosegretario del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, intervenuta ieri mattina a Roma alla presentazione dell’iniziativa “Tu e il mio bambino-prime guide multilingue dalla parte dei più piccoli” promossa dalla GlaxoSmithKline con il patrocinio dell’Unicef. “Non permetterò – ha continuato la Roccella – che si tocchi in particolare il comma 5”, quello cioè che prevede l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola senza alcun tipo di segnalazione all’autorità da parte dei medici e che la Lega Nord ha chiesto di abrogare. Il sottosegretario ha stabilito come prioritario il rinnovo dei consultori “perché così è più facile, anche per gli immigrati, accedere a cure basilari”.

“Il momento storico purtroppo – ha affermato – non permette di avere a disposizione molti fondi per il sociale. I tagli della finanziaria sono giustificabili vista la crisi finanziaria in atto, ma questo Governo, appena sarà possibile, avrà tra le priorità la sanità e la famiglia. Ammetto che il mio è un compito arduo, fare politiche sociali senza avere grosse risorse economiche è davvero difficile ”.

di Lucia Ritrovato

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