Salute

Sanità low cost

Adesso Groupon ti fa passare anche il mal di denti

di Antonio Sgobba

«Check up completo con analisi del sangue, delle urine e del metabolismo: 39 euro invece di 120. Compralo subito!». È l’offerta del giorno di uno dei siti per acquisti online più frequentati: Groupon. Di fronte a un’offerta del genere non resta che comprare. O chiamare, per chiedere qualche informazione in più.

L’annuncio indica infatti anche il numero di telefono dello studio medico che ha pubblicato il “deal”. Al terzo tentativo risponde il titolare, Claudio Vaccari,  proprietario della Fysiolab. «Certo, se vuole prenotare cerchiamo un giorno in cui c’è posto». Il suo è uno studio nella periferia di Roma. Come mai ha messo la sua offerta su Groupon? «Ho appena cambiato sede e ho bisogno di farmi una nuova clientela». Perché scegliere un portale di questo tipo per farsi pubblicità? «A dire la verità sono stati loro a cercarmi, sono stato contattato da un loro uomo marketing e la proposta mi è sembrata seria».

Questo è solo uno degli esempi delle offerte di sanità low cost disponibili online su siti come Groupon, Groupalia o Exploro. Portali che ogni giorno pubblicano decine di annunci: dai ristoranti ai viaggi, alla palestra.

Alla salute. «Visita odontoiatrica con pulizia e sbiancamento a 59 euro invece di 672, oppure con 2 pulizie e 2 sbiancamenti a 99 euro invece di 1.344», «Controllo carie, rimozione tartaro e smacchiamento a 39 euro», «Un anno di sedute odontoiatriche a 59 euro », per citare i primi tre casi in cui ci si imbatte navigando in un giorno qualunque. Offerte valide 24 ore, sulla sinistra il countdown scorre inesorabile.

Un fenomeno in crescita con un fatturato stimato intorno ai 10 miliardi di euro e una crescita del 20% annuo. Come l’ha presa l’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatrici? Male. Dalla federazione nazionale sono subito partite una segnalazione ai Carabinieri del Nas, un esposto al Garante della concorrenza e una lettera al ministro della Salute, Ferruccio Fazio: «Non ci riconosciamo in una prospettiva che intende regolare le dinamiche della domanda e dell’offerta secondo logiche da supermercato», scrivono i medici.

Secondo l’Ordine, «gli operatori sanitari che collaborano con la società avrebbero messo a punto una pratica commerciale scorretta e di grave rischio per la salute dei consumatori». Ma chi sono i medici che offrono in saldo le loro prestazioni? «Per lo più sono piccoli studi, spesso di giovani, che in questo modo cercano di farsi una clientela cercando di sottrarla agli studi affermati», risponde Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci e Salute del Movimento Consumatori.

Ma quante sono le catene di studi e quanti i singoli? Abbiamo preso in considerazione le ultime 50 offerte pubblicate. «Possiamo dire che più della metà vengono da piccoli studi di singoli professionisti. Il resto da catene in franchising, ma si tratta di una minoranza degli annunci». Conferma l’Adiconsum: «Si trovano sia offerte provenienti da catene, sia da piccoli studi», dice il presidente Pietro Giordano. L’Ordine parla di «rischio per la salute», i consumatori cosa ne pensano? «A noi finora non è arrivata nessuna segnalazione», afferma la Miracapillo. E così anche l’Adiconsum: «Nessuno si è mai…

 

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