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SANITÀ. La Camera istituisce Commissione d’inchiesta su errori

Approvazione bipartisan e soddisfazione trasversale

di Gabriella Meroni

Il 5 novembre l’Aula della Camera ha approvato la proposta di legge di Livia Turco (Pd) che istituisce una commissione monocamerale di inchiesta sugli errori in campo sanitario. La Commissione aveva già ricevuto nelle scorse settimane il voto favorevole della Commissione Affari sociali della Camera e i pareri della commissione Affari costituzionali e Bilancio. Il presidente della commissione verrà nominato dal presidente della Camera e saranno 21 i componenti.

L’approvazione è stata salutata positivamente da tutte le forze politiche. «Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione bipartisan», ha commentato Livia Turco in una nota. «La commissione – prosegue la Turco – rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare il servizio ai cittadini in un settore importante e delicato come quello della sanità. Sarà possibile adesso fare una indagine sulla situazione delle strutture sanitarie, migliorare l`organizzazione degli ospedali e la formazione del personale e approfondire le cause del disavanzo sanitario delle Regioni. Da oggi abbiamo uno strumento che permetterà un governo sereno della sanità nell`interesse degli italiani». «È una grande vittoria in campo sanitario», le fa eco Lucio Barani (Nuovo Psi), capogruppo Pdl in Commissione Affari Sociali. «Era necessario avere uno strumento che eviti lo sperpero di denaro pubblico e che serva da controllo della sanità italiana. Anche Barani, come Livia Turco, sottolinea il carattere bipartisan della commissione: «L’importanza di avere uno strumento di controllo e di prevenzione degli errori sanitari è stata riconosciuta da tutti i membri della Commissione: infatti il testo èstato approvato all’unanimità, anche questo è un segnale di grande importanza, da non sottovalutare».

Ma quali saranno i poteri e i compiti della commissione di inchiesta? Il compito principale sarà indagare sulle cause e sulle responsabilità degli errori sanitari nelle strutture pubbliche e private e sulle cause di ordine normativo, amministrativo, gestionale, finanziario, organizzativo e funzionale che hanno contribuito alla formazione di disavanzi sanitari tra regioni (in particolare nel periodo 2001-2008), anche al fine di accertare le relative responsabilità. A quanto si apprende, la Commissione, nel procedere a indagini ed esami, avrà gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria e, come stabilisce l’art 5 del provvedimento approvato in Aula, è obbligata al segreto in merito ai documenti relativi alle indagini, un obbligo che riguarda non solo i membri permanenti della Commissione ma anche tutti i collaborati. Secondo l’art 2 del provvedimento approvato dall’Aula poi, la Commissione sarà composta da 21 deputati, nominati dal presidente della Camera dei deputati, in modo che venga assicurata la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare. Allo stesso presidente della Camera spetta il compito di nominare il presidente della Commissione. Il provvedimento stabilisce inoltre che le spese di funzionamento siano poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati, per un limite massimo di 40.000 euro per l’anno 2008 e di 100.000 euro per ciascuno degli anni successivi.

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