Non profit
Sanità: il Veneto nel “G6” europeo
La regione italiana riconosciuta, agli Open days 2008 di Bruxelles, come leader nelle politiche legate alla salute
di Redazione
Per le politiche sanitarie regionali in ambito europeo arrivano buone notizie dagli ”Open Days 2008” di Bruxelles, la settimana in corso di svolgimento dedicata ai contatti tra le realtà regionali dei Paesi membri e le istituzioni dell’Unione europea. È infatti nato il ”G6” delle regioni europee in campo sanitario, un gruppo ristretto di regioni unanimemente riconosciute come leader del settore, che si porranno come interlocutore tecnico diretto con la Commissione europea, in un momento fondamentale per le politiche di salute in campo comunitario, alla vigilia del “via” al Programma europeo di salute 2008-2013, dotato tra l’altro di 5 miliardi di euro di finanziamenti. Le sei regioni sono il Veneto, la Catalogna, la Scozia, il North West England, le Fiandre e la Bassa Austria che, su iniziativa dell’assessore veneto, Sandro Sandri, hanno incontrato il direttore generale della Salute europea, l’inglese Robert Madeline e successivamente illustrato le loro posizioni alla Commissaria europea di settore, la cipriota Androulla Vassiliou. ‘”Un risultato al quale lavoravamo in silenzio da mesi”, commenta Sandri. “E che è stato possibile concretizzare anche grazie alla presidenza veneta della rete europea Euregha (European regional and local ealth authorities) che riunisce oltre 100 regioni di 17 Paesi. Per la prima volta nella sua storia di contatti con gli Stati Membri la Commissione Ue ha accettato di avere come interlocutori diretti le Regioni e ha accolto con favore la nostra scelta di costituire un gruppo ristretto molto rappresentativo”.
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