Salute

Sanità: i 5 punti di Veronesi per fermare l’Aids in Africa

Il ministro ha incontrato oggi Farmindustria. Ne è scaturito un impegno da presentare al G8 che comprende anche prezzi "politici" per i farmaci

di Gabriella Meroni

Un piano in cinque punti per fermare l’Aids in Africa. Il ministro della Sanita’ Umberto Veronesi chiede aiuto alle aziende che producono farmaci ed e’ pronto a presentare il progetto, insieme alla Francia, nel corso del prossimo G8. Il piano prevede prezzi politici per i farmaci, piccole strutture di assistenza e produzioni in loco. ”Si tratta di una iniziativa che il ministro Veronesi vuole condividere con la Francia – ha spiegato al termine dell’ incontro il direttore della Farmindustria, Ivan Cavicchi – e per questo ha gia’ avuto dei contatti con il ministro della Sanita’ d’oltralpe”. Alle aziende Veronesi ha chiesto un parere, ma anche di contribuire direttamente. ”Abbiamo condiviso l’idea generale perche’ finalmente la questione dell’Africa arriva all’attenzione della politica. Il G8 – ha aggiunto Cavicchi – e’ una magnifica occasione per affrontare questa emergenza”. Il primo dei cinque punti di questa intesa fra azienda e’ ministero prevede la definizione delle condizioni per aumentare l’accesso ai farmaci, dalle donazioni ai prezzi politici all’applicazione delle normative internazionali. Il secondo punto e’ l’organizzazione di una rete di piccoli servizi sanitari per la terapia e la diagnosi. ”E’ inutile mandare i farmaci – ha aggiunto Cavicchi – se poi vengono utilizzati male, come nel caso degli antiretrovirali, rischiando addirittura di rafforzare il virus”. Il terzo punto e’ un programma di formazione e addestramento dei tecnici sanitari africani e, d’accordo i ministeri dell’ Industria e degli Affari internazionali, la possibilita’ di produrre farmaci il loco, allargando questa possibilita’ anche alla fabbricazione dei farmaci generici. ”Su 300 principi attivi considerati fondamentali per le malattie piu’ importanti – ha infatti spiegato il responsabile dell’associazione delle aziende farmaceutiche italiane – il 90% sono generici. Non esiste quindi il problema della copertura brevettuale”. Il quinto e ultimo punto e’ quello di rendere piu’ veloci le procedure sperimentali per i vaccini anti Aids. Il giudizio delle aziende e’ stato, come ha spiegato lo stesso Cavicchi, ”molto favorevole”. ”Il problema dell’Africa non puo’ essere affrontato senza un coordinamento politico e il G8 – ha spiegato – e’ per ora il luogo ideale. L’iniziativa di Veronesi colma un grande vuoto di iniziative politiche e per questo parteciperemo al piano di interventi”.


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