Famiglia

Sanità: diabetici hanno raccolto 200mila firme

La raccolta firme servirà a chiedere al ministro della salute Gerolamo Sirchia di rendere accessibile la nuova insulina sintetica.

di Carmen Morrone

Viaggi di chilometri o lunghe attese, con la sola alternativa di pagare in farmacia una medicina che si dovrebbe avere gratis. E’ l’odissea di molti diabetici italiani, che oggi da Milano denunciano la difficolta’ di ottenere la nuova insulina biosintetica, che con un’unica dose garantisce un controllo della glicemia per 24 ore (Glargine). Cosi’ le associazioni dei malati hanno avviato una raccolta di firme, arrivata gia’ a quota 200.000, per chiedere il passaggio del farmaco dalla fascia H (distribuzione in ospedale) alla A. ”Non siamo rivoltosi. Ma oggi la distribuzione gratuita attraverso i centri regionali autorizzati e non in farmacia, stabilita solo per questa insulina, rischia di creare malati di serie A e B”, denuncia Vera Buondonno, presidente nazionale della Fand (Associazione nazionale diabetici), che insieme alla Fdg (Federazione nazionale diabete giovanile) ha lanciato la raccolta di firme da presentare al ministro della Salute. ”Il difficile accesso al farmaco in piccole citta’ e paesi e’ un problema reale. E spesso gli specialisti si trovano costretti a non prescriverlo proprio perche’ conoscono la difficolta’ di reperirlo – gli fa eco Antonio Cabras, presidente di Fdg – Questo ha una ripercussione negativa nei casi di diabete di tipo 1, che colpisce bambini e giovani e in cui la necessita’ di insulina dall’esterno e’ inevitabile e costante. Per questo chiediamo che il nuovo farmaco sia disponibile gratis in farmacia”


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