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Sanità: defibrillatori anche fuori dagli ospadali

Approvato ieri dalla Commissione Sanità del Senato il ddl 1517, che prevede l'elenco dei luoghi pubblici dove dovranno essere presenti defibrillatori. “Più facile salvare vite", dice Marino

di Sara De Carli

La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato ieri il ddl 1517 che contiene nuove norme in materia di utilizzo di defibrillatori automatici in ambiente extraospedaliero. Il nuovo ddl individua i luoghi, le strutture e i mezzi di trasporto nei quali dovrebbe esserne prevista la disponibilità: dagli ambulatori, agli aeroporti, ai treni, ai penitenziari, alle sedi di grandi eventi, fino alle scuole, alle farmacie e molti altri. Il testo approvato prevede, inoltre, che il personale non medico segua dei corsi di formazione e addestramento per poter procedere con la necessaria sicurezza all’uso dei defibrillatori stessi in caso di emergenza. “Solo con un intervento tempestivo è possibile salvare la vita in caso di arresto cardiaco”, ha sottolineato Ignazio Marino, presidente della Commissione. ?Per questo sono molto soddisfatto che oggi la Commissione sanità abbia approvato all’unanimità la legge che prevede l’utilizzo dei defibrillatori anche al di fuori dell’ambito ospedaliero”.

Durante la seduta di ieri è stato approvato anche un Ordine del giorno in cui il governo si impegna, entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge, ad individuare tutti i luoghi, le strutture e i mezzi di trasporto in cui i defibrillatori dovranno essere presenti. “Mi auguro che la Camera confermi i contenuti di questa legge rapidamente e senza modifiche. Dobbiamo, infatti, ricordare che ogni anno decine di migliaia di persone colpite da arresto cardiaco muoiono perché non si riesce ad intervenire tempestivamente con la defibrillazione elettrica che, se eseguita entro pochissimi minuti, può salvare la vita del paziente. Questa legge, quindi, contribuirà a garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini che potranno essere soccorsi con la dovuta competenza in caso di necessità, senza il rischio di attendere i soccorsi per un lasso di tempo che spesso può rivelarsi fatale”.

Info: www.senato.it


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