Economia

SANITA’. Dalla Bcc un nuovo apparecchio all’ospedale di Busto Arsizio

Un enteroscopio dotato di una sonda con sistema ottico è stato consegnato questa mattina all’Unità operativa di Medicina I a indirizzo gastroenterologico.

di Redazione

Già punto di riferimento della provincia di Varese, l’Unità Operativa di Medicina I a indirizzo gastroenterologico dell’ospedale di Busto Arsizio mira all’eccellenza lombarda. La Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ha consegnato ufficialmente questa mattina al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, Pietro Zoia, e al primario dell’Unità Operativa, Giordano Bernasconi, un enteroscopio dotato di una sonda con sistema ottico elettronico che potrà essere utilizzato per lo studio dell’intestino tenue, consentendo, oltre a precisazioni diagnostiche in un’area del corpo umano da sempre difficile da raggiungere, anche procedure operative come il trattamento endoscopico (e non chirurgico) di fonti emorragiche, l’esecuzione di prelievi bioptici, l’asportazione di polipi o la dilatazione di tratti ristretti del canale intestinale (ad esempio in pazienti con morbo di Crohn).

In pratica, con questa apparecchiatura l’attività diagnostica può essere combinata con quella terapeutica-operatoria anche nel piccolo intestino, come avviene per lo stomaco e per il colon.
Grazie a questo generoso gesto, l’ospedale di Busto Arsizio è il primo in provincia di Varese, e il terzo in Lombardia, ad essersi attrezzato con questa apparecchiatura che si aggiunge alla videocapsula endoscopica, una metodica introdotta nel presidio nel 2001 che ad oggi vanta una casistica di rilievo nel panorama italiano ed estero con 440 indagini complessivamente effettuate per una media di 70-80 esami l’anno.
«Desidero ringraziare la Bcc e i suoi rappresentanti -ha sottolineato il direttore generale dell’Ao Zoia – per l’attenzione tributata al reparto di Medicina I e, di conseguenza, ai nostri pazienti per i quali, grazie anche alla professionalità degli operatori, si amplia l’offerta diagnostica e terapeutica in ambito gastroenterologico». La consegna del macchinario è il segnale di «una vicinanza concreta di un’istituzione, quale è il Credito Cooperativo, ad un’altra istituzione, l’ospedale. Insieme lavoriamo per il territorio», ha aggiunto Zoia.
«Ogni aspetto legato alla salute ci è caro», ha detto il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Clementi, presente insieme a Mario Pozzi, componente del consiglio di amministrazione della Bcc. «Seguendo lo spirito che è caratteristico del Credito Cooperativo, abbiamo voluto essere vicini alle esigenze del territorio assumendoci il costo del nuovo macchinario. Sono convinto che è un tassello in più a conferma dell’eccellenza che questa Azienda Ospedaliera sa esprimere. È il segno tangibile della vicinanza che la nostra Bcc dimostra a questo territorio quotidianamente». Presente anche l’assessore di Busto Arsizio, Walter Fazio, che ha plaudito all’iniziativa parlando di «due eccellenze del territorio che si sono riunite per andare incontro alle esigenze della città».


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