Famiglia
SANITÀ. Apre il primo centro solo per malati di sclerosi multipla
Il centro è stato realizzato con il contributo della Fondazione Lism Simona Sorge, da cui prende il nome, e la Cooperativa sociale Punto d’Incontro
È il primo centro in Italia interamente dedicato all’assistenza e alla cura di persone malate di sclerosi multipla. Si chiama RSD Simona Sorge (Residenza sanitaria assistenziale per persone con disabilità) ed è una struttura fortemente voluta dalla Lism (Lega Italiana Sclerosi Multipla) in collaborazione con Fondazione Istituto Sacra Famiglia per mettere a disposizione dei malati le cure, l’assistenza, i servizi e le attenzioni per poter affrontare i limiti imposti da una malattia irreversibile e degenerativa. La struttura, di proprietà della Lism, sarà sotto la responsabilità medica della dott.ssa Roberta Grisetti, esperta in cure palliative, che si occuperà dell’aspetto sanitario. Ad affiancarla ci saranno specialisti in varie discipline. La direzione sarà invece affidata alla Dott.ssa Teresa E. Curatelo per quel che riguarda la parte amministrativa e gestionale del personale che sarà dipendente dalla Fondazione Sacra Famiglia.
Finalità e Obiettivi
L’RSD Simona Sorge è accreditata per 40 posti letto, sono inoltre previsti 9 posti autorizzati per ricoveri temporanei di sollievo. La struttura è stata pensata e progettata per accogliere disabili con gravi limitazioni dell’autonomia motoria e si pone l’obiettivo di garantire il mantenimento del benessere psicofisico dei suoi utenti attraverso la cura della persona, garantendo prestazioni appropriate nel rispetto delle differenze e dignità individuali. L’equipe si propone di accogliere anche pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica e attuare delle collaborazioni con strutture alle quali afferiscono questi soggetti per poter offrire assistenza sia per ricoveri temporanei, ove necessario, che per assistenza nelle fasi avanzate di malattia.
Gli utenti
La RSD offre servizi sanitari e assistenziali a persone adulte affette da Sclerosi Multipla e altre patologie degenerative, esiti di traumi cranio-encefalici o accidenti cerebrovascolari, in condizioni di non autosufficienza che richiedono prestazioni personalizzate di cura, assistenza e trattamenti riabilitativi. Sono previsti interventi di tipo sanitario (diagnosi e cura delle patologie), riabilitativo (mantenimento o riattivazione di competenze motorie), educativo (attività ricreative e relazionali), assistenziali, sociali e, nel rispetto delle convinzioni religiose individuali, anche assistenza spirituale.
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