Famiglia

Sanità: alla Camera mozione bipartisan su farmaci per PVS

In tempi brevi misure concrete per incentivare le industrie italiane ad investire nella ricerca e produzione di farmaci che servano a combattere le malattie nei paesi in via di sviluppo

di Paul Ricard

Presentare in tempi brevi misure concrete per incentivare le industrie italiane ad investire nella ricerca e nella produzione di farmaci che servano a combattere le malattie che producono altissimi tassi di mortalita’ nei paesi in via di sviluppo: e’ l’impegno che una mozione bipartsan presentata alla Camera dalla diessina Paola Manzini e sottoscritta da numerosi parlamentari dell’Ulivo ma anche di An, FI e Udc chiede al governo. ”Quindici milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie infettive ed oltre il 90 per cento dei decessi avviene nei Paesi in via di sviluppo” ricorda Manzini nel documento sottolineando come l’AIDS abbia ”ucciso nel 2002 tre milioni di individui, la malaria e la tubercolosi, rispettivamente, un milione e un milione e mezzo”. Ma il costo dei farmaci sotto brevetto e’ spesso proibitivo e la conseguenza ”paradossale”, rileva Manzini, che proprio quei Paesi ”in cui tali farmaci sono assolutamente indispensabili per la cura di malattie estremamente diffuse come lfiAIDS, non sono in grado di entrarne in possesso”. Inoltre ”per la gran parte di quelle malattie la ricerca e’ bloccata perche’ nessuno nei Paesi avanzati investe nello sviluppo di farmaci che non hanno mercato e perche’ servirebbero soprattutto a Paesi e persone che non possono pagare”. Paola Manzini (che e’ Questore a Montecitorio) ricorda che favorendo l’utilizzo di ”farmaci generici prodotti localmente il Brasile ha sviluppato una reale politica di lotta contro l’AIDS”. E che in Sudafrica si sono ridotti i casi mortali di malaria. Questo della salute – si sottolinea nella mozione – e’ un terreno sul quale ”si misura la capacita’ dei Parlamenti, che sono la sede piu’ alta della sovranita’ popolare, di riaffermare la loro centralita’ democratica”. Il documento chiede al governo un impegno particolare in concomitanza col semestre di presidenza Ue ed in vista della Conferenza di Cancun perche’ si giunga ad un accordo ”il piu’ avanzato possibile sul tema dell’accesso ai farmaci nei Paesi in via di sviluppo. E ancora il governo dovra’ favorire ”l’attuazione di un reale sistema di prezzi equi”, ”aumentare in modo significativo le risorse finanziarie internazionali messe a disposizione dei Paesi in via di sviluppo per i loro bisogni sanitari” e ”sostenere la ripresa ed il rafforzamento della ricerca e dello sviluppo dei farmaci per combattere le pandemie dimenticate che colpiscono i Paesi in via di sviluppo”.


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