Famiglia

Sanità: al via valutazione di qualità per ospedali privati

La promuovono il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e UniSalute S.p.A

di Gabriella Meroni

Il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva ed UniSalute S.p.A. , l?unica compagnia italiana di assicurazioni specializzata in assistenza sanitaria, hanno promosso un?iniziativa per portare anche nel sistema sanitario privato i principi di valutazione e certificazione applicati con l?Audit civico al sistema pubblico. Lo scopo è quello di definire in maniera oggettiva quali case di cura private hanno un approccio più attento ai diritti dei cittadini ed assegnare loro una valutazione di eccellenza. Durante il Seminario che ha dato il via all?iniziativa, Alessandro Lamanna (direttore tecnico del progetto Audit Civico) e Alessio Terzi (vice presidente e responsabile della qualità del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva) hanno illustrato la metodologia dell?Audit Civico che si basa su un insieme di 250 indicatori che posizionano le strutture sanitarie rispetto a quattro indicatori: la facilità di accesso alle prestazioni sanitarie; il rispetto dei malati; l?informazione logistica e sanitaria dei pazienti; il comfort e le prestazioni alberghiere. Da qui è possibile individuare le aree di eccellenza e quelle problematiche nonché fare un benchmark fra le varie strutture. Marcello Grandi, responsabile ufficio convenzioni di UniSalute, ha sottolineato l?interesse di Compagnie, Fondi e Mutue a poter offrire ai propri clienti indicazioni sulla qualità delle strutture sanitarie che siano basate su dati oggettivi, e sulla necessità di instaurare rapporti con i fornitori medici che non siano esclusivamente economici, ma si basino su una effettiva partnership volta a garantire al cliente le migliori prestazioni possibili. ?L?interesse delle Compagnie di assicurazioni, infatti, si sposa con quello delle strutture sanitarie che intendono qualificarsi sempre più e meglio nei confronti dei clienti-pazienti?, ha evidenziato Grandi. ?Si tratta? ha concluso Stefano Inglese, segretario nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, ? di un?iniziativa che invita ad uscire dalla autoreferenzialità per aprirsi ad un confronto aperto ed oggettivo con i cittadini?. Il programma di Audit, che ovviamente sarà volontario e non influirà nei rapporti fra UniSalute e le case di cura che non intendessero aderire, prevede che il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva elabori gli indicatori più adatti ad una analisi relativa alle strutture private e proponga questa metodologia in un nuovo incontro, allargato, a tutti coloro che vorranno esserne protagonisti.


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