Formazione
SANITÀ. A scuola si impara a salvare una vita
Torna a Legnano (Mi) il progetto Salva. Obiettivo: mettere in grado i ragazzi di salvare una vita in caso di arresto cardiaco.
di Paolo Manzo
Per il secondo anno consecutivo i ragazzi delle scuole superiori del legnanese avranno una nuova materia scolastica, andranno in aula per imparare a salvare delle vite in pericolo, l’ABC del primo soccorso. La sperimentazione è partita lo scorso anno scolastico e ha portato grandi risultati. I ragazzi si sono dimostrati entusiasti e ricettivi alle lezioni, ed anche i test di fine anno sulle tecniche apprese sono andati bene. In questi giorni il Progetto Salva va in aula al Liceo Galileo Gallilei di Legnano. Se la sperimentazione avrà successo la nuova materia potrebbe entrare in pianta stabile nel programma scolastico obbligatorio, cosa che permetterà di salvare almeno 60mila vite l’anno in Italia, di cui 9.500 nella Regione Lombardia e 2.000 l’anno nel territorio coperto dall’Ospedale di Legnano nel soccorso in emergenza.
«Nel caso di arresto cardiaco improvviso le manovre di rianimazione cardio-polmonare, massaggio cardiaco e respirazione bocca-bocca, vanno intraprese il più presto possibile, – spiega Sergio Morra, responsabile della Struttura Semplice coordinamento emergenza territoriale – tuttavia solo un’adeguata formazione dei soccorritori ne garantisce la corretta esecuzione e quindi l’efficacia. In assenza d’istruzione specifica i testimoni potrebbero limitarsi all’esecuzione del massaggio cardiaco che peraltro, eseguito con tecnica improvvisata e senza la componente respiratoria, risulta probabilmente inutile, se protratto per più di 4 minuti senza che sopraggiungano soccorritori professionisti».
L’obiettivo che ci si è proposti è la diffusione della cultura dell’emergenza tra la popolazione. Elemento fondamentale del progetto Salva è costituito proprio dall’insegnamento delle manovre salvavita da attuare in caso di arresto cardiaco improvviso. I primi dati raccolti, relativi a circa ottocento ragazzi di 15 e 17 anni, ci mostrano un elevato livello d’apprendimento. La valutazione della corretta esecuzione delle manovre base della rianimazione cardio-polmonare è stata compiuta mediante criteri internazionali utilizzando per ogni alunno il cosiddetto skill-test, ideato ed adottato dall’European Resuscitation Council (ERC) e da noi adattato alle esigenze specifiche, nel quale sono state raggiunte percentuali di successo mediamente dell’80%.
Il progetto, denominato S.A.L.V.A. (Save All Lives Via ABC) è stato premiato dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia nell’ambito dei progetti della rete europea HPH (Hospitals Promoting Health) e viene sostenuto economicamente dalla Banca di Credito Cooperativo. «Investire in formazione, soprattutto sui giovani è sempre una scelta vincente – commenta Lidio Clementi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate – I risultati ottenuti lo scorso anno sono incoraggianti. Siamo fieri di avere contribuito a realizzarli. I soldi che la banca ha stanziato in questo progetto hanno contribuito a salvare delle vite umane, le vite della nostra gente».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.