Non profit
SANITA’. A San Donato nasce l’Ospedale-Albergo
Inaugurata oggi alle porte di Milano la maxi-struttura di 40 mila metri quadri che ospiterà il Policlinico Irccs
di Redazione
Sarà un «ospedale-albergo», dove l’attività clinica e di ricerca si sposa con l’ospitalità. Dove i pazienti dimessi e quelli che devono seguire cure ambulatoriali, così come i familiari dei malati provenienti da fuori Regione, potranno soggiornare vicino al luogo di cura, ospiti di un residence con tanto di bar, ristorante e negozi.
È questo il nuovo volto dell’Irccs Policlinico San Donato, inaugurato oggi alla porte di Milano alla presenza del premier Silvio Berlusconi e di un super affollato parterre di istituzioni. Una maxi-struttura di 40 mila metri quadri (di cui 24 mila di nuova edificazione) a forma di stella cometa, composta dalla piastra dei servizi e da due monoblocchi per le degenze, collegati sia all’area di emergenza-urgenza che alle due «vele» che ospitano gli ambulatori e i laboratori da un lato, e l’università e i corsi delle scuole di specialità dall’altro. Giuseppe Rotelli, presidente del gruppo ospedaliero San Donato, ne è convinto: il nuovo Policlinico, che vede la luce nell’anno del quarantennale dell’ospedale, segue una tendenza che si sta sviluppando in Europa, sulla scia dell’esempio Usa. Un ospedale dove, spiega, «non aumentano i posti letto, ma si raddoppiano gli spazi a disposizione delle degenze e dei servizi».
Qui, assicura Rotelli, «la parte alberghiera raggiunge gli standard di un buon albergo, con aria condizionata primaria ovunque e camere a due letti con bagno. C’è l’alta tecnologia biomedica per la diagnostica e la terapia, ci sono 45 posti letto di rianimazione e terapia intensiva post-operatoria, coronarica e cerebrovascolare». E ancora 12 sale operatorie hi-tech, in piena attività anche durante l’inaugurazione. «In questo momento si stanno svolgendo o si sono appena conclusi 36 interventi chirurgici, di cui 8 a cuore aperto; in due ore sono arrivate 11 ambulanze, e 30 pazienti sono stati ricoverati in rianimazione, di cui 4 bambini», elenca il direttore scientifico Gabriele Pelissero.
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