Salute

Sangue: l’Avis discute il “modello toscano”

All'Assemblea regionale si parlerà dell'organizzazione della raccolta: fuori o dentro gli ospedali?

di Redazione

Si svolgerà a Marina di Massa la 37^ Assemblea di Avis Toscana. L?evento vedrà riuniti quasi 200 delegati dell?Associazione, provenienti da tutta la Regione. Il tema che guiderà la due giorni sarà la riflessione in corso, anche a livello nazionale, sull?opportunità o meno di far sì che Avis gestisca direttamente, al di fuori degli ospedali e con propri centri di raccolta, l?attività di prelievo del sangue e degli emocomponenti.

Nella realtà Toscana, Avis concorre alla raccolta di sangue ed emocomponenti presso gli ospedali. Questo rappresenta il 91% della sua attività, in un equilibrio storicamente consolidato di divisione dei compiti: la struttura ospedaliera pubblica si occupa del prelievo, l?associazione della promozione del dono del sangue e della chiamata del donatore.

?Non si tratta di giudicare quale sia il modello migliore in assoluto; occorre considerare qual?è il modello che meglio si adatta al contesto al quale si applica. Il modello toscano ha risposto molto bene alle esigenze regionali, rivelandosi il più appropriato. Da noi, c?è stata la grande capacità di riunire in un unico percorso, attraverso i comitati di coordinamento,le associazioni di donatori di sangue, i medici trasfusionisti e le aziende sanitarie?. Afferma Luciano Franchi, presidente di Avis Toscana. ?Questa modalità,che privilegia il lavoro di squadra, oltre agli ottimi risultati prodotti negli ultimi anni, ha consentito anche di far fronte, alle situazioni di crisi. E? proprio in questi giorni il CRCC ? Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione – ha segnalato una situazione persistente di carenza di sangue 0 sia positivo sia negativo. L’Avis Regionale ha rivolto un appello alle sezioni e a tutti i donatori di rendersi disponibili per una donazione di sangue. Ormai abbiamo imparato che le maggiori difficoltà sono in aprile, e che il periodo dei ponti di Pasqua, 25 aprile e primo maggio sono diventati il momento più critico di tutto l?anno?.

A supporto della scelta operata di compiere l?attività di raccolta presso la struttura sanitaria pubblica, soccorrono i dati sulle donazioni del 2007 di Avis Toscana, che ne confermano in pieno la validità.

105.093 le donazioni complessive, pari a un incremento rispetto l?anno precedente del 2,02%, dal 1998 al 2007, le donazioni sono costantemente aumentate passando da 74.919 unità a 105.093, con un incremento di oltre il 40% .

La provincia di Prato ha registrato il maggior incremento di donazioni pari al 9,5%, seguita dalla zona Empolese dove si è avuto un incremento del 6,8% e a seguire dalla provincia di Livorno con il 4,2% di incremento.

Al 31.12.2007 risultano un totale di 69.197 soci, il 67% sono uomini e il 33% donne. Per quanto riguarda l?ingresso dei nuovi soci, 3.306 sono uomini (58,5%) e 2.344 sono donne (41,5%). Il 58% dei nuovi donatori è costituito prevalentemente da giovani con un?età compresa tra i 18 e 34 anni.

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