Salute

Sangue infetto, i politrasfusi: Governo parte civile

L'associazione che raccoglie le vittime delle trasfusioni killer chiedono a Berlusconi e a Sirchia di costituirsi parte civile nel processo in corso a Trento.

di Giampaolo Cerri

Il nuovo governo si costituisca parte civile al processo sul sangue infetto. E’ la richiesta che arriva dall’Associazione italiana politrasfusi in un nota diffusa oggi. Nel dicembre scorso il Tribunale di Trento ha infatti cominciato a giudicare i responsabili dell’import di partite di sangue contaminato da Hiv e altri virus che, attraverso le trasfusioni, hanno contagiato migliaia di persone causando la morte di oltre 1.300 persone per Aids e Epatite C. Il presiente dell’associazione Angelo Magrini chiede a Berlusconi che, prima dell’estate, venga fornita “ una risposta valida alle richieste dei POLITRASFUSI infettati ed ai loro famigliari, avanzate dalla nostra associazione, offrendo pari opportunità a quei cittadini che non sapevano dell’esistenza della legge 210/92”. Il riferimento è alla norma che tutela chi è stato contagiato tramite trasfusione. Al professor Sirchia, neoministro della Sanità, Magrini chiede “che si costituisca parte civile con i politrasfusi italiani vittime dello Stato, di trovare la copertura finanziaria per indennizzare gli infettati e l’impegno quello di far decollare il piano sangue nazionale”.


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