Salute
Sangue: Fidas, più donazioni ma anche più fabbisogno
Aumenta del 4,39%, nel corso del 2005, il numero dei donatori di sangue della Fidas, ma cresce anche la richiesta di sangue che raggiunge oltre il 7%
di Redazione
Aumenta del 4,39%, nel corso del 2005, il numero dei donatori di sangue della Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) che riunisce nel nostro Paese 65 associazioni in 15 regioni: gli iscritti Fidas salgono infatti a oltre 401 mila. I nuovi donatori sono stati 30.961. I giovani donatori, (tra i 18 ed i 28 anni) sono diventati 63.216 (+4,7%). Crescono anche le donazioni raccolte (357.356), circa 12 mila in piu’ rispetto all’anno precedente con un incremento del 3,38%, in linea con l’aumento medio nazionale. Ma cresce anche la richiesta di sangue che raggiunge oltre il 7%, grazie all’aumento della popolazione anziana e le nuove tecniche di intervento con maggior bisogno di sangue da utilizzare. Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanita’ (ISS) dimostrano che non si puo’ abbassare la guardia rispetto alla sensibilizzazione della donazione del sangue: sono ancora 300 mila le unita’ di sangue provenienti da donatori “occasionali” e persiste una forte carenza di plasmaderivati, che costringe l’Italia ad importare dall’estero 1/3 del plasma da avviare alla lavorazione industriale (il nostro fabbisogno e’ stimato in 1 milione di litri l’anno) e i farmaci emoderivati. Sono questi tutti fattori che evidenziano l’assoluta necessita’ di continuare a donare il sangue e di farlo secondo opportune pianificazioni.”Come recita la nuova disciplina sulle attivita’ trasfusionali, a lungo attesa dai medici del settore e dai donatori di sangue, l’attivita’ trasfusionale, parte integrante e trainante del servizio sanitario nazionale e base imprescindibile di molte attivita’ mediche e chirurgiche, si basa sulla donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue umano e dei suoi componenti”, sottolinea Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della FIDAS, ed e’ nella piena attuazione di questo concetto che si deve predisporre la programmazione delle donazioni indispensabili ai fabbisogni dei pazienti e del servizio sanitario stesso”. E, proprio sulla programmazione nazionale dei fabbisogni, la ottimizzazione della donazione del sangue, la compensazione intra ed extraregionale si confronteranno gli esperti nel corso del 45.mo congresso nazionale della FIDAS che si svolgera’ a Verona, dal 22 al 24 aprile prossimi a cui parteciperanno circa 200 delegati e migliaia di donatori.
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