Welfare

Sanatoria immigrati: istruzioni per l’uso

A pochi giorni dall'entrata in vigore della Bossi-Fini, un vademecum con le procedure per la regolarizzazione di colf, badanti e lavoratori extracomunitari

di Redazione

A pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Bossi-Fini, che dovrebbe comparire sulla serie generale del 26 agosto, le prefetture (ora Uffici territoriali del governo) si stanno organizzando per la distribuzione, presso i 14mila uffici postali italiani, dei “kit per la regolarizzazione” di colf e badanti. A questi, negli stessi giorni, si dovrebbe affiancare la distribuzione dei kit per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri dipendenti, impiegati nelle aziende e nelle imprese “in nero”. La loro regolarizzazione, che sarà disciplinata in un decreto legge di prossima uscita, consentirà loro di ottenere il permesso di soggiorno, e ai datori di lavoro di evitare salatissime sanzioni previste nella Bossi Fini. Ecco un vademecum sulle procedure per la sanatoria: Con la cosiddetta ?sanatoria? sarà possibile regolarizzare la posizione giuridica dei lavoratori stranieri irregolari presenti in Italia. Ci saranno due tipi di sanatorie: 1. La sanatoria per badanti e personale che presta attività domestica nelle famiglie, contenuta nell’art. 33 della legge ?Bossi-Fini?. 2. La sanatoria per tutti i lavoratori subordinati nei diversi settori produttivi, che sarà contenuta in un apposito Decreto Legge che entrerà in vigore contemporaneamente alla sanatoria per colf e badanti. I tempi Le sanatorie entreranno in vigore attorno al 10 di settembre, ovvero 15 giorni dopo la pubblicazione della ?Bossi-Fini? sulla Gazzetta Ufficiale, che dovrebbe avvenire entro fine agosto. Dall?entrata in vigore delle leggi ci saranno due mesi di tempo per denunciare il rapporto di lavoro per colf e badanti, un solo mese per gli altri lavoratori. I requisiti Possono partecipare alla sanatoria gli stranieri che hanno un rapporto di lavoro che è iniziato prima dell?entrata in vigore della legge e per i quali ci sia anche la disponibilità di un alloggio. Lo straniero deve essere munito di passaporto in corso di validità o di un documento valido per l’espatrio. Sono esclusi dalla sanatoria gli stranieri che in passato hanno ricevuto un?espulsione per un motivo diverso dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno (è possibile che questo requisito venga modificato dall?apposito Decreto Legge sulla sanatoria che uscirà a settembre). Sono esclusi dalla sanatoria gli stranieri che risultino denunciati per uno dei reati indicati negli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale. Una famiglia non può regolarizzare più di una colf. Non ci sono limiti per badanti (a fronte di un certificato medico che attesti la patologia della persona assistita) e per tutti gli altri lavoratori. Istruzioni per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri. La procedura per regolarizzare colf e badanti e quella per gli altri lavoratori sono identiche (per la prima ci sarà un mese in più di tempo). È il datore di lavoro che deve chiedere la regolarizzazione del lavoratore straniero tramite una dichiarazione di emersione del lavoro irregolare. Sarà necessario compilare un modulo prestampato del Ministero, pagare una somma forfettaria per i contributi arretrati e spedire il tutto alla Prefettura del luogo in cui si svolgerà l?attività lavorativa tramite una raccomandata-assicurata. In un secondo momento il datore e il lavoratore verranno convocati dalla Prefettura per firmare il contratto di soggiorno e per ricevere il permesso di soggiorno. Il permesso di soggiorno avrà la durata di un anno e sarà rinnovabile in presenza di un contratto di lavoro. FASE 1 Il Ministero degli Interni distribuirà due plichi (o kit), uno per colf e badanti e uno per gli altri lavoratori subordinati, contenenti: – il modulo per la presentazione della dichiarazione di emersione del lavoro irregolare; – il bollettino di c/c postale per il versamento dei contributi; – la cedola della raccomandata-assicurata; – le istruzioni per la compilazione; – una busta prestampata in cui va specificata la provincia della Prefettura-UTG alla quale viene inviata la domanda. I plichi per la sanatoria saranno disponibili presso le Prefetture, le Questure, le Poste e alcune ONG (tra cui ?Il Mappamondo?) Procedura: 1. compilare il modulo per la presentazione della dichiarazione di emersione del lavoro irregolare in cui va anche specificato il luogo in cui alloggerà il lavoratore; 2. compilare il bollettino di c/c postale per il versamento dei contributi e la cedola dell?assicurata; 3. fare due fotocopie del modulo compilato e della cedola: una la conserva il datore di lavoro, una il lavoratore. 4. recarsi all?ufficio postale per effettuare il pagamento dei contributi tramite bollettino postale (290 ? per colf e badanti, 700 ? per gli altri lavoratori subordinati); 5. specificare nella busta prestampata la provincia della Prefettura-UTG alla quale viene inviata la domanda; 6. inserire nella busta prestampata la ricevuta del pagamento, il modulo compilato, una copia del documento di identità del datore di lavoro, una copia del passaporto del lavoratore straniero e, se necessario, il certificato medico che attesta lo stato di salute dell?anziano o della persona affetta da handicap assistita da badanti; 7. consegnare la busta chiusa allo sportello postale insieme alla cedola dell?assicurata già compilata; 8. pagare le spese della raccomandata-assicurata (40 ? per colf e badanti, 100 ? per gli altri lavoratori subordinati); 9. ritirare (e conservare) il tagliando della cedola timbrato dall?Ufficio Postale a dimostrazione dell?avvenuta presentazione della domanda. N.B. Ogni modulo si riferisce a un solo lavoratore. Il modulo va firmato sia dal datore di lavoro che dal lavoratore straniero. È possibile che siano più di uno i datori di lavoro che tramite un solo modulo regolarizzino un lavoratore straniero. Non è obbligatorio che sia il datore di lavoro a recarsi alle Poste: sia il versamento postale che la raccomandata-assicurata possono essere effettuati da chiunque. La cedola della raccomandata-assicurata sarà il titolo che permette allo straniero non regolare di non essere espulso in attesa della regolarizzazione. I datori di lavoro che inoltrano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare non sono punibili per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro e di carattere finanziario, compiute prima della data di entrata in vigore della legge, in relazione all?occupazione dei lavoratori stranieri indicati nella dichiarazione di emersione presentata. FASE 2 Il datore di lavoro (o un suo legale rappresentante) e il lavoratore riceveranno dalla Prefettura un invito a presentarsi in un dato giorno, ad una certa ora, presso lo Sportello Polifunzionale che sarà appositamente istituito per la sanatoria. Allo Sportello Polifunzionale: – verrà attribuito il codice fiscale al lavoratore; – verrà esaminata la domanda in via definitiva ed eventualmente compilata nelle parti mancanti; – verrà firmato il contratto di soggiorno dal datore di lavoro e dal lavoratore; – verrà consegnato il permesso di soggiorno al lavoratore straniero. NOTA FINALE L?intera procedura è stata illustrata sulla base delle circolari fin ora emanate e potrebbe ancora subire delle modifiche. Per informazioni definitive occorre aspettare le ultime circolari applicative del Ministero degli Interni e del Ministero del Lavoro. Info: www.mininterni.it


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