Non profit

San Valentino per Telethon

Obiettivo: finanziare la ricerca sulla miopatia di Bethlem e la distrofia di Ullrich

di Antonietta Nembri

Un gesto d’amore: un dono, un bacio, un fiore… e perché non una donazione a favore della ricerca scientifica di Telethon? Guarda a San Valentino, infatti, la nuova campagna della Fondazione Telethon che per questa occasione vede la collaborazione di aziende e associazioni che si sono mobilitate per aiutare la ricerca a trovare un farmaco capace di curare malattie rare come la miopatia di Bethlem e la distrofia di Ullrich. A dare il là alle iniziative un cocktail benefico, questa sera mercoledì 10 febbraio, al Town House Seven Stars Galleria nel cuore di Milano, con la collaborazione del Gruppo Alessandro Rosso Incentive. All’evento ribattezzato Love is love, saranno presenti il direttore generale di Telethon Francesca Pasinelli e il direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon (Hser Tiget) Luigi Naldini. Durante la serata Federico Buccellati donerà un gioiello (naturalmente a forma di cuore) che sarà messò all’asta e il cui ricavato sarà interamente devoluto alla ricerca.

Ma sono veramente tante le iniziative legate alla festa degli innamorati che permetteranno a tutti di contribuire a Telthon, dalla T-shirt speciale della Levi’s, disegnata da Lapo Ellkan, disponibile nei negozi Levi’s a 25 euro e che si possono trovare anche agli aeroporti di Linate e Malpensa. Sabato 13 e domenica 14 febbraio inoltre saranno presenti anche dei “commessi” particolari, nei Levi’s Store di Roma e Milano. Sabato nella capitale Massimiliano Rosolino sarà presente in via del Corso, mentre in corso Vercelli 62 a Milano si potrà incontrare Pietro Sermonti. Domenica in corso Buenos Aires ci sarà Nicolas Vaporidis. Legato alla T-shirt della Levi’s anche il sito www.sanvalentinopertelethon.it dove è già in corso la raccolta fondi e dove si possono trovare anche tante iniziative locali.

Tra le associazioni che sostengono la Fondazione Telethon vi è Ambiente e/è Vita onlus che domenica 14 con i suoi volontari scenderà in oltre 200 piazze italiane per distribuire un portachiavi a forma di cuore, emblema di questa campagna, a fronte della donazione minima di tre euro. Lo steso portachiavi è in distribuzione nelle agenzie Bnl – Gruppo Bnp Paaribas, storico partner di Telethon. Tra le new entry dei partner della Fondazione anche Medusa Film che donerà parte degli incassi della giornata di San Valentino del film di Muccino “Baciami ancora”. «Stimiamo un afflusso di circa 100mila spettatori, per dare un’idea dell’entità del finanziamento che potremo offrire a Telethon», ha spiegato il presidente di Medusa Film, Carlo Rossella presente al lancio delle iniziative accanto a Francesca Pasinelli e al professor Paolo Bernardi che coordina il gruppo di ricerca sulla miopia di Bethlem.

All’operazione San Valentino di Telethon non potevano mancare i fioristi, un fiore, del resto è uno dei modi più semplici per esprimere amore. Alla campagna di raccolta fondi infatti partecipano i fioristi che aderiscono a Interflora, Assofioristi, Federfiori e Faxiflora, tra gli aderenti alla campagna anche le profumerie Douglas devolveranno 1 euro su ogni acquisto del proprio marchio a partire da 50 euro.

L’abbinamento con San Valentino, spiegano i promotori della campagna, punta a esaltare tutte le forme di amore coinvolte dalla ricerca: l’amore delle mamme per i piccoli malati, degli scienziati in cerca di terapie, dei bimbi che hanno ritrovato il sorriso grazie a cure sperimentali e di quelli che aspettano la loro chance per guarire. «Volevamo ricordare come nasce un sogno» ha spiegato il dg Pasinelli. «Quando 20 anni fa la Uildm ci chiese aiuto per sostenere la ricerca sembrava una missione impossibile. Oggi sappiamo che non è così. Ma se quello che raccogliamo è molto è insufficiente per quello che vogliamo fare» ha osservato.

Paolo Bernardi, ordinario di Patologia generale all’università di Padova ha ricordato la genesi dello studio di ricerca che sarà finanziato con la campagna di San Valentino «Studiavo i mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, mentre in un laboratorio al piano sopra il mio un collega, Paolo Bonaldo, era al lavoro su un animale malato di una rara forma di distrofia. Quando si rese conto del fatto che questo topo aveva una lesione ai mitocondri, venne da me». La fusione dei due filoni di studio ha portato alla comprensione del meccanismo di queste malattie: un “corto circuitò dovuto all’apertura di un canale mitocondriale che può essere chiuso in laboratorio con l’uso di un farmaco. Da qui uno studio pilota sull’uomo con risultati incoraggianti: il farmaco rallenta o frena la malattia.

Infine, fino al 21 febbraio, si potranno donare due euro con un sms al numero 48548 da tutti i cellulari, mentre da rete fissa si potranno donare 5 o 10 euro.

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