Non profit

San Pellegrino… sorgente di welfare

Un poliambulatorio modello di Welfare Italia

di Carmen Morrone

Gestione affidata ad una cooperativa. Prezzi il 30% sotto
la media del mercato. Per ora fornisce servizi psichiatrici. Ma presto si amplierà Tariffe accessibili, accoglienza e non solo terapia, un mix imprenditoriale che coniuga cooperazione sociale e impresa. Sono i tratti distintivi degli ambulatori di Welfare Italia. In questi giorni è stato aperto quello di San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, al civico numero 3 di via de Medici. «Nella zona abitano 40mila abitanti, ma nel periodo estivo il bacino di utenti aumenta considerevolmente per via dei molti turisti che raggiungono le località termali», afferma Marzia Bronzoni, direttore sanitario del nuovo poliambulatorio. «In questo momento siamo pronti a offrire servizi di logopedia, neuropsichiatria infantile, psicomotricità, psicoterapia. Nei prossimi mesi si aggiungeranno: cardiologia, ecografia, endocrinologia, oncologia, medicina del lavoro, nutrizionistica, oculistica, ortopedia, osteopatia, reumatologia, urologia».
A gestire il centro la cooperativa “In cammino” in collaborazione con il consorzio Solco Priula, entrambe esperienze consolidate nella cura alla persona che operano nella Valle Brembana. «Con l’apertura di questa struttura speriamo di essere più vicini ai cittadini che sono soliti recarsi a Bergamo o in altre città per poter effettuare viste specialistiche», conclude Marzia Bronzoni.
Il poliambulatorio di San Pellegrino è uno dei 130 centri che saranno aperti da Welfare Italia Servizi, società costituita nel febbraio 2009 e partecipata dal Consorzio Cgm, e che per il centro di San Pellegrino ha trovato la collaborazione di Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Credito Bergamasco. «Proponiamo un modello avanzato di welfare nell’ambito della cosiddetta “sanità leggera”, che esclude il settore chirurgico, e che riguarda tutti gli altri interventi di diagnosi di primo livello e di cura», spiega Johnny Dotti, presidente e amministratore delegato di Welfare Italia. «Il nostro piano prevede l’apertura di ambulatori odontoiatrici e di poliambulatori specialistici che si caratterizzano per tariffe accessibili, sino al 30-35% al di sotto della media di mercato».
Si tratta di un progetto imprenditoriale, unico nel suo genere, che unisce l’approccio della cooperazione sociale alle logiche d’impresa attraverso il modello di franchising. L’apertura di un centro specialistico richiede un investimento di circa mezzo milione di euro; una cifra maggiore è richiesta quando al poliambulatorio si aggiunge un gabinetto odontoiatrico.
Per reggere la sfida di un comparto ad alta competitività come quello della sanità, Welfare Italia va tessendo reti fra le diverse realtà che operano sui territori per costruire importanti partnership. L’ascolto e il dialogo con gli interlocutori permette di calibrare meglio servizi e prestazioni. Massima attenzione sarà data ai servizi per la riabilitazione, dalla fisioterapia alla osteopatia, che sono stati pensati per la crescente popolazione anziana.


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