Volontariato
San Patrignano: sulla droga lo Stato confonde i giovani
Andrea Muccioli, figlio del fondatore della comunità di recupero di San Patrignano scaglia accuse contro le campagne di comunicazione istituzionali e i Sert: peggiorano solo la situazione
Accuse pesanti quelle lanciate questa mattina da Andrea Muccioli in occasione della presentazione di uno studio dell?Eurispes sui consumi di droga, commissionato dalla comunità di San Patrignano.
Dall?indagine risulta che oggi i consumi di droga si caratterizzano per la polidipendenza (assunzione di più tipi di sostanza), per l?aumentare delle cosiddette ?doppie diagnosi?, per cui alla tossicodipendenza si aggiungono problematiche di tipo psichiatrico, e soprattutto per una notevole abbassamento della soglia di percezione della pericolosità delle sostanze da parte dei giovani e dei giovanissimi.
Secondo il presidente di Eurispes Gian Maria Fara e direttore dell?indagine, di giovani che fanno uso delle cosiddette ?droghe leggere? non si considerano affatto dei ?tossici? : ?Piuttosto si percepiscono come dei consumatori curiosi , degli assaggiatori di sostanze per gioco. In una logica che ha molto a che fare con la conquista di nuovi beni di consumo, accompagnata ad una certa dose di senso della sfida verso la sostanza? , ha detto Fara commentando i dati.
Secondo L?indagine Eurispes, molta della tolleranza verso le droghe leggere espressa dai giovani deriva dal crescere di un atteggiamento altrettanto tollerante anche da parte della società e delle istituzioni che tendono a lanciare messaggi che distinguono tra ?droghe cattive? e ?droghe meno pericolose?.
E su questo punto si scaglia la dura critica di Andrea Muccioli contro le campagne di informazione e prevenzione sulla droga del Ministero degli affari sociali. Secondo il responsabile di San Patrignano ci sarebbe un rapporto tra l?informazione istituzionale e l?escalation di abuso si sostanze ?leggere? tra i giovani : ?E? colpa di questa pessima informazione veicolata ai giovani che distingue tra sostanze tipiche della tossicodipendenza e droghe meno pericolose. Così facendo si pensa di creare un confine, una barriera sulle droghe pesanti ed invece si invita a scegliere alcune droghe piuttosto che altre. Intanto poi , in meno di tre anni, il 63% dei ragazzi che hanno cominciato con sostanze deboli arrivano alla tossicodipendenza più grave?.
Durissimo anche il giudizio sul ruolo dei Sert. La ricerca Eurispes segnala un progressivo svuotarsi delle comunità in favore dei servizi territoriale per la tossicodipendenza dove spesso la cura è prevalentemente farmacologica con utilizzo del metadone.
?Dal 1993 l?Italia ha deciso di cambiare indirizzo sulla lotta alla droga. Non si è puntato più sul recupero totale della persona ma si è preferito l?obiettivo del controllo sociale? continua Muccioli, ?I dati dicono che i tossicodipendenti invecchiano nei servizi pubblici senza uscire mai dal problema. Il servizio pubblico gestisce solo la cronicizzazione della tossicodipendenza, come fosse una malattia con cui convivere. Gli stessi operatori dei servizi, come indica la ricerca, ammettono di considerare i servizi che offrono come lenitivi e non risolutivi?.
Manca secondo Muccioli uno studio scientifico valido sull?efficacia delle metodologie di recupero. ?Le uniche ricerche serie , condotte negli USA, hanno dimostrato che sono le strutture residenziali, con un programma di recupero lungo e senza uso di droghe , a dare i risultati migliori? afferma il responsabile di San Patrignano. Poi aggiunge quella che
definisce una ?provocazione? : ?Il servizio pubblico di fatto ?impedisce? al tossicodipendente un veloce accesso alle comunità e non lo sollecita su quelle che è la vera spinta risolutiva, cioè la spinta motivazionale?.
Muccioli ha poi concluso lanciando l?invito al VII meeting internazionale del 25 e 27 ottobre prossimo a San Patrignano, dove ha comunicato che parteciperanno anche il presidente de Consiglio Silvio Berlusconi, l?on. Gianfranco Fini, l?on. Rocco Buttiglione ed i ministri dell?Istruzione, del Welfare, dell?interno e della Sanità.
Una forte presenza istituzionale come mai si era verificato nella storia di questo meeting.
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