Famiglia

San Giuliano di Puglia. Parla il sindaco Antonio Borrelli

Pubblichiamo la versione integrale dell'intervista che il sindaco ci ha rilasciato durante le feste e uscita, in sintesi, sul numero 2/2003 di Vita

di Ettore Colombo

San Giuliano di Puglia (Cb), 27 dicembre 2002. E? proprio stanco, Antonio Borrelli, il sindaco di San Giuliano di Puglia, l?uomo simbolo della tragedia del terremoto mentre si rigira tra le mani un?intervista da lui rilasciata al Corriere della Sera ?dove hanno travisato le sue parole: ?Voi giornalisti scrivete sempre quello che vi pare?, dice. Sono saliti ad otto gli avvisi di garanzia per il crollo della scuola elementare e media Iovine (quella nuova, invece, è stata da poco inaugurata grazie all?impegno della sottoscrizione Tg5-Corriere) e in paese c?è chi parla quasi con gioia di un ?avviso? anche per lui e gli altri membri della giunta, che poi sono solo altre due persone: l?assessore ai Lavori Pubblici, che ha perso una bambina anche lui, nel crollo, e il vicesindaco, un giovane simpatico e dinamico, Massimo Di Cera. Borrelli ci riceve nel suo ?ufficio?, una stanzetta al secondo piano del palazzetto dello sport dove vive notte e giorno sommerso dalle carte, dai problemi e dai cavilli legali e burocratici legati alla ricostruzione e dalle targhe di encomio e di riconoscimento per lui e la sua gente. Targhe che non sa più dove mettere. ?Mi auguro che la comunità resti unita, invece di dividersi in polemiche sterili e fratricide?, dice con un sospiro, la barba incolta e i capelli arruffati, l?ormai consueto giacca a vento buttata addosso: ?Abbiamo deciso di ripartire dalla scuola, nella ricostruzione, perché lì la comunità è stata colpita più che altrove, con un bilancio tragico. Ma il primo lotto di 20 abitazioni è già stato consegnato, le prossime 15 arriveranno entro le feste ed entro due, massimo tre mesi, arriveremo alle previste 150. Il presidente del Consiglio, quando è venuto qui, mi ha dato tutte le assicurazioni del caso sul fatto che i soldi per i terremotati del Molise ? e per tutti, non solo per San Giuliano – ci arriveranno. Non ho voluto fare nessuna polemica, con lui: a Berlusconi bisogna credergli sulla parola?, scherza. ?Solo che non capisco perché non ha messo nella Finanziaria, in modo chiaro, uno stanziamento per il Molise. Mi ha spiegato che la Finanziaria prevede l?utilizzo, anche per le calamità naturali, dei 3.200 miliardi di vecchie lire della legge obiettivo. Ma quella legge potenzia le infrastrutture di tutto il Paese. Quanti di quei soldi verranno usati per ricostruire San Giuliano??, si chiede Borrelli. ?Per quanto riguarda noi, le prime misure che abbiamo preso riguardano le demolizioni, che arriveranno all?80% del patrimonio abitativo, temo, e le opere di manutenzione urgente, per ripristinare il minimo necessario tra illuminazione, viabilità, gas, acqua. Per questi interventi abbiamo adoperati i fondi statali stanziati attraverso la Protezione civile, che non finirò mai di ringraziare per quanto fa. Grazie alla generosità degli italiani abbiamo ricostruito scuola e chiesa, ma vigileremo perché la fiducia che tanta gente ha riposto in noi non venga dilapidata. Siamo gente onesta e seria, noi, sa??.


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