Non profit

Salviato: «Non accetteremo capitali da scudo fiscale»

«Lo scudo produce un'ulteriore frattura nel patto di solidarietà tra Stato e cittadini»

di Gabriella Meroni

«Banca Etica non accetterà capitali rientranti da Scudo Fiscale». È quanto afferma Fabio Salviato, presidente di Banca popolare Etica, in un’intervista al giornale online Quinews. «Lo scudo fiscale tradisce l’impegno quotidiano e coraggioso per la legalità di associazioni, amministrazioni, cittadini – afferma Salviato – arriva dopo almeno un anno dallo shock, cioè dell’ultima crisi economico-finanziaria, di proclami e discorsi bipartisan sulla necessità di etica nella finanza, di un sano contatto con la realtà dell’economia e di bisogno di attenzione al bene comune».

Il presidente di Banca Etica dà una serie di motivazioni a riguardo di questa decisione: «Perché siamo coerenti con la nostra mission e rispettosi delle migliaia di clienti che ci hanno scelto proprio in virtu’ della nostra trasparenza e per l’uso responsabile del denaro che chiediamo e pratichiamo; perche’ temiamo che questa azione produca un’ulteriore frattura nel patto di solidarietà e di giustizia che esiste tra Stato e cittadini. Un patto che si concretizza anche in una onesta dichiarazione dei redditi – per chi la fa – e che invece è stato tradito, legittimando ingiustizie e illegalità. Perché provoca quella “depenalizzazione dei reati nelle nostre coscienze” prima che nelle leggi dello Stato che denuncia Don Ciotti da tempo».

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