Mondo

Salvate il dittatore Saddam Hussein

Sembra assurdo doversi battere per salvare la vita a un dittatore sanguinario, ma il nostro no alla pena di morte dovrebbe valere sempre. E poi un Saddam giustiziato...

di Franco Bomprezzi

Doversi battere perché Saddam Hussein rimanga in vita fino a quando una morte naturale non lo consegni sull?altra sponda sembra davvero innaturale, sapendo chi è e quante vittime innocenti il dittatore iracheno si porti sulla coscienza. Ma francamente oggi è proprio questa una prova vera per chi dentro di sé deve decidere se è a favore o contro la pena di morte. È troppo facile infatti essere contrari quando si ritiene che il condannato potrebbe anche essere innocente, oppure il reato per il quale viene chiesta la sua esecuzione non è così grave da meritarla. Di fronte a Saddam, anche volendo accogliere tutti i dubbi legittimi di una difesa che lo ha aiutato a non soccombere davanti a una corte, a dir poco, gradita agli Stati Uniti, non si può che essere sbigottiti dall?epica follia di un uomo che ha tenuto in scacco un popolo, che ha guidato un Paese di grande millenaria storia dentro una nuova barbarie, avventurandosi in guerre stolte come l?invasione del Kuwait, e giocando in modo ambiguo fra Islam e Occidente. Ma Saddam impiccato è proprio quello che oggi non ci vuole, per chi crede ancora in una possibilità di spegnere incendi e aprire dialogo fra mondi lontani. Saddam Hussein eroe antiamericano sarebbe una terribile minaccia per tutti, e prima di ogni cosa per la pace. Ma la domanda di fondo, individuale e ineludibile, resta sempre la stessa: sei favorevole o contrario alla pena di morte? L?Europa forse potrebbe scuotersi dal torpore nel quale sta languendo in questi anni dedicati solo all?economia. Ma ognuno di noi, dentro di sé, deve almeno provare a dare una risposta sincera. Io vorrei che Saddam Hussein vivesse, e venisse portato nelle scuole di tutto il mondo, perché i giovani possano capire quanto misero è un dittatore.

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