Welfare
Salvate Gabicce dal reddito di cittadinanza
A lanciare l'appello il primo cittadini Domenico Pascuzzi. La cittadina marchigiana al confine con la Romagna d’estate ospita 89mila turisti per 578mila presenze complessive, tra comparto alberghiero ed extra-alberghiero. «Ma giovani del Sud che l’anno scorso avevano fatto la stagione nei nostri alberghi quest’anno non sono voluti tornare perché perderebbero il RdC», spiega il sindaco
5.700 abitanti cui d’estate si sommano 89mila arrivi turistici per 578mila presenze complessive, tra comparto alberghiero ed extra-alberghiero. Gli alberghi sono 85, più altre 2mila strutture tra case in affitto e b&b. È questo il ritratto di Gabicce Mare in numeri. La località turistica marchigiana è sempre stata nota sopratutto per essere il paradiso delle famiglie e degli anziani. È questa infatti la principale voce della domanda turistica di questo piccolo paese.
Oggi però gli onori della cronaca le sono valsi per un motivo molto diverso. È stato un insolito appello del sindaco, Domenico Pascuzzi.
«Siamo in emergenza vera. Molti giovani del Sud che l’anno scorso avevano fatto la stagione nei nostri alberghi quest’anno non sono voluti tornare a Gabicce perché stavano percependo il reddito di cittadinanza. E se accettassero di tornare perderebbero l’assegno da oltre 700 euro che a loro basta per vivere. Faccio un appello a chi cerca un lavoro e soprattutto a coloro che hanno voglia di lavorare. A tutti loro dico di venire a Gabicce Mare all’associazione albergatori e ai vari hotel e rendersi disponibili a lavorare per l’imminente stagione».
Più che la fine del “lavoro come lo conosciamo” facendo il verso ad una celebre intervista di Davide Casaleggio, il Reddito di cittadinanza sembra più che altro sancire la fine del lavoro tout court.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.