Famiglia

Salvata dagli strozzini una famiglia su mille

I soldi per le vittime del racket ci sono: 300 miliardi, ma finora ne sono stati spesi soltanto 90. La colpa? Della macchina burocratica e di una insufficiente informazione

di Marco Piazza

Uno su mille ce la fa. Il titolo di un brano che va a pennello per descrivere la situazione del Fondo nazionale antiusura che, a tre anni dalla sua istituzione, è riuscito ad aiutare 2.500 famiglie, un millesimo appunto dei due milioni e mezzo di nuclei sovraindebitati in Italia, di cui si parla nell?articolo a fianco. «Un numero esiguo se rapportato alle statistiche nazionali, ma è comunque il segnale che lo strumento del Fondo funziona, viste anche tutte le difficoltà che ci sono state per metterlo in moto». Lo dicono alla segreteria nazionale dell?Adiconsum, l?associazione nazionale incaricata della gestione dei fondi stanziati per combattere l?usura insieme a 16 fondazioni regionali. Un passo indietro per riepilogare l?accaduto e per scoprire l?ennesimo guaio prodotto dalla macchina burocratica.
Il Fondo antiusura è nato con una legge dello Stato nel 1996. Il primo stanziamento è stato di 300 miliardi per il triennio ?96 -?99. Cento miliardi l?anno da far gestire nella misura del 70 per cento dai Confidi speciali (strutture ad hoc create nelle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori), e per il 30 per cento dalle fondazioni e dall?Adiconsum. Ma i primi soldi (i 200 miliardi per il biennio ?96-?97) sono arrivati solo a maggio del 1998. Essendo costretti a chiudere il bilancio a fine anno per presentare il rendiconto al ministero del Tesoro entro il successivo mese di marzo, spiegano all?associazione, «abbiamo finora potuto lavorare solo sei mesi. Peggio di noi è andata ai Confidi, che hanno avuto non pochi problemi per riuscire a siglare convenzioni accettabili con le banche che materialmente erogano i soldi alle famiglie in difficoltà».
Con tutti questi ostacoli, in quei pochi mesi dei 200 miliardi erogati ne sono stati spesi 90. E sono serviti, per l?appunto, ad aiutare 2.500 famiglie. La distribuzione sul territorio nazionale dei nuclei che hanno utilizzato il fondo è abbastanza omogenea. Secondo l?Adiconsum il dato è incoraggiante, anche perché il ministero del Tesoro ha fatto pochissimo per informare la popolazione: «La gente ci arriva sempre grazie al passaparola. Se venisse fatta una campagna pubblicitaria seria, si potrebbe sostenere un numero assai maggiore di situazioni a rischio».

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