Cultura
Salute: Sirchia a Cc e Polizia, no a fumo in servizio
Il ministro continua la sua battaglia contro le sigarette e promette di tornare all'attacco con la fiction
Il ministro Sirchia continua la sua battaglia contro il fumo. Ultimi destinatari di un suo pubblico richiamo Carabinieri e poliziotti. ”Ho richiamato le forze dell’ordine a una maggiore attenzione: gli agenti non devono fumare quando sono in servizio in macchina, perche’ e’ proibito dalla legge e e’ spiacevole che siano proprio loro a dare il cattivo esempio”. Il ministro della Salute Girolamo Sirchia, intervenuto questa mattina a Roma, alla presentazione dei dati Istat sulle politiche per la promozione della salute, e’ tornato su uno dei cavalli di battaglia del suo dicastero, la lotta al fumo e alle lobby del tabacco. ”Credo -continua- che i mezzi di informazione abbiano molto peso nel denunciare alcuni stili di vita. Continuano ad andare in onda fiction che ripropongono lo stereotipo del protagonista con la sigaretta in bocca. Ho mandato una lettera alle principali emittenti, ma finora non e’ stata ascoltata. Io, pero’, non demordo. Si tratta di combattere una battaglia soprattutto per i nostri figli, che sono i pu’ influenzabili”. Secondo il ministro bisogna affrancarsi dalle pressioni e dai tranelli delle lobby del tabacco. Le linee di intervento sono quelle gia’ percorse dall’Europa e da molte nazioni del mondo. ”In Italia – aggiunge il ministro – siamo anche in ritardo. Ma stiamo cercando di lavorare a stretto contatto con la scuola, con il ministro delle attivita’ produttive, con le Regioni, attraverso la nuova convenzione con i medici di medicina generale. E’ interesse della sanita’ pubblica non cadere nel tranello di diventare portaborse, porta-acqua e porta-soldi di grosse societa’, che pensano solo al loro portafoglio e non alla salute dei cittadini”
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