Politica

SALUTE. Polimi “punta” i tumori

Per colpire i tumori Il politecnico di Milano ha messo a punto un puntamento di precisione

di Redazione

Le tecniche di radioterapia e adroterapia (terapia con fasci di particelle cariche)  negli ultimi anni hanno avuto una profonda evoluzione grazie alle nuove tecnologie di imaging tridimensionale, che consentono di identificare con accuratezza millimetrica in 3 dimensioni la posizione  del tumore, e a complessi programmi software che pemettono di pianificare il trattamento in modo da massimizzare la deposizione della dose di radiazione all’interno del bersaglio e contemporaneamente risparmiare i tessuti e gli organi sani circostanti.

Condizione imprescindibile per una irradiazione ottimale, però, risulta la corretta riproduzione della posizione del paziente all’unità di terapia e la verifica sistematica degli errori di posizionamento del paziente (comuni nella pratica clinica) e degli spostamenti   della massa tumorale da trattare associati a movimenti casuali o  fisiologici del paziente, come ad esempio la respirazione, per poterli compensare automaticamente durante l’irraggiamento.

Su questo tema di  grande rilievo, presso il TBMLab del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, opera da anni il gruppo di ricerca CART (Computer Assisted RadioTherapy) che ha sviluppato recentemente una tecnologia di nuova concezione per il puntamento dei tumori basata sull’analisi tridimensionale e in tempo reale del movimento con sistemi optoelettronici e laser scanning. Questo nuovo metodo ha sollevato l’interesse della comunità medico scientifica internazionale ed è in fase di sperimentazione presso la Divisione di Radioterapia dello IEO (l’Istituto Europeo di Oncologia) e diversi prestigiosi Istituti Internazionali fra cui il Massachussetts Genaral Hospital di Boston.
Le metodologie sviluppate includono anche  la modellizzazione della meccanica dei tessuti molli ottenuta da imaging diagnostico e sono finalizzate a ricostruire la posizione della lesione da trattare per un irraggiamento preciso e mirato del bersaglio.

I risultati ottenuti hanno consentito al Politecnico di Milano di contribuire alla realizzazione del nuovo Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, primo centro ospedaliero in Italia per la cura di tumori con fasci di protoni e ioni carbonio ad alta energia, promosso dalla Fondazione CNAO. Cuore del Centro è il sincrotrone, una grande giostra di 24 metri di diametro che farà fare un milione di giri a miliardi di particelle (protoni e ioni carbonio) per lanciarli e guidarli a colpire tumori profondi in sedi complesse.

 


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