Welfare

Salute: per studio Usa, la disoccupazione «fa bene»

Ma solo se dura poco...

di Gabriella Meroni

Maniaci del lavoro, attenti. A mettere in allarme chi non riesce mai a “staccare la spina” e’ uno studio americano: chi perde il lavoro -assicurano gli esperti sul New York Times- ci guadagna in salute, anche nell’indaffaratissima New York. Ma solo se la disoccupazione dura poco. Parola del professor Christopher Rhum, docente di economia alla North Carolina University di Greensboro, che studia da anni gli effetti dei cicli economici a livello locale (non quelli planetari o riguardanti i grandi sistemi). Cosi’ ha potuto verificare una serie di fenomeni, che sembrano verificarsi anche attualmente nella Grande Mela, dove il tasso di disoccupazione sta salendo e ha appena superato il 7%. Infatti quando aumenta la disoccupazione, calano altri indici: morti, fumo, obesita’, alcolismo, disturbi cardiaci, perfino alcuni tipi di mal di schiena, spiega Rhum. Mentre al contrario l’espansione economica fa male alla salute: quasi un paradosso se si pensa che, dopotutto, chi perde lavoro, spesso ‘dice addio’ all’assicurazione sanitaria, non ha i soldi per andare in palestra e mangia cibo piu’ dozzinale. Ma secondo Rhum, il cui lavoro e’ stato pubblicato su diverse riviste e svolto in collaborazione col National Bureau of Economic Research, si tratta di effetti marginali. Nell suo studio infatti, pieno di equazioni e modelli matematici, ”un breve calo economico fa bene alla salute”. Ad esempio, se la disoccupazione di uno stato cala di un punto percentuale, c’e’ anche una riduzione dello 0.5% del tasso di mortalita’.


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