Welfare

Salute: nelle carceri situazione drammatica

I medici penitenziari danno i numeri di una tragedia nascosta

di Stefano Arduini

Ventimila tossicodipendenti, 21 mila extracomunitari, 9.500 con epatite virale cronica, 5 mila sieropositivi per Hiv, 7.500 con rilevanti disturbi psichici, 4.500 episodi di autolesionismo, 5.200 scioperi della fame, 952 tentativi di suicidio, 54 suicidi. Questo il “bollettino di guerra” che descrive la situazione sanitaria delle carceri italiane, dove sono rinchiusi oltre 56 mila detenuti. “Una situazione gravissima al limite della violazione dei diritti umani, che a stento medici ed infermieri si trovano a gestire e contenere giorno dopo giorno”. La denuncia arriva dai medici penitenziari, riuniti la settimana scorsa per il XXVII Congresso nazionale alla Rocca di Bazzano (Bo). “Siamo in una situazione di sovraffollamento che rischia di degenerare da un momento all?altro”, commenta Francesco Ceraudo, presidente nazionale dell?Amapi (Associazione Medici Amministrazione Penitenziaria Italiana. “E in questo contesto – polemizza – i nostri governanti non hanno trovato di meglio che tagliare le risorse economiche per la salute dei detenuti aggravando una situazione la cui drammaticità si evince dai dati. Il carcere – aggiunge – appare sempre più come una sorta di pattumiera sociale dove si getta di tutto pur di non vedere e non sentire. In queste condizioni – denuncia – è praticamente impossibile garantire quel diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. Una situazione che vogliamo denunciare con forza all?opinione pubblica, prima che questa pattumiera esploda con le conseguenze che neanche noi riusciamo a prevedere”.


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