Formazione

Salute mentale: un volume sulle buone pratiche

Sarà presentato oggi in un convegno di Cnr e Fondazione Mario Lugli

di Redazione

Le buone pratiche possono essere applicate con efficacia anche nella cura della salute mentale, questo emerge dagli atti del convegno tenutosi due anni fa a Roma, che saranno presentati oggi lunedì 12 novembre a partire dalle 15,30 nell’Aula Marconi del CNR a Roma (piazzale Aldo Moro).

Ad organizzare l’appuntamento del 22 e 23 novembre 2005 e quello ad esso dedicato per la presentazione delle conclusioni è sempre la Fondazione “Mario Lugli”. “Le buone pratiche in salute mentale: un percorso che continua”, questo era il titolo dell’incontro svoltosi due anni fa alla sede di Roma del CNR, un cammino che è risultato non solo ancora in moto ma anche e necessariamente possibile.

Nella premessa al volume la presidente della Fondazione, Anna Rosa Lugli Andretta, ricorda l’obiettivo principale dell’appuntamento del 2005, la “lotta contro lo stigma sociale del disagio mentale”. I risultati di quel convegno sembrano andare in questa direzione con la consapevolezza che la “nuova psichiatria” deve costruirsi su basi, modelli e strumenti diversi dal passato. “Potremmo dire ? chiarisce ancora la Andretta ? che lavoro d’equipe con approccio metadisciplinare e ricerca di sinergie fra ‘specialismi’ diversi, unitamente ad una adeguata politica economica socio-sanitaria, potranno dare concrete risposte più adeguate ai bisogni” . Collaborazione tra pubblico e privato dunque, mantenendo viva la centralità del malato e intervenendo anche in favore delle famiglie, spesso lasciate sole a sostenere il peso di un membro malato e dello stigma sociale che lo accompagna. Il tutto in vista di un reinserimento, lavorativo e affettivo, dei malati in situazioni protette.

Questi i temi della giornata di studi del 12 novembre, che si aprirà con il saluto alle autorità della dottoressa Anna Rosa Andretta , instancabile ideatrice di tutti i progetti che portano il nome del fratello Mario Lugli. Il ruolo di Chairman sarà affidato al professor Mario Maj che regolerà gli interventi del professor Luigi Gessa dal titolo “A chi fa male la cocaina?”, quello del dottor Maurizio Bacigalupi orientato espressamente alla presentazione degli atti del convegno , e infine quello della dottoressa Cristina Oliviero su “Progetto Benessere: Un esempio di approccio globale al paziente con disturbo mentale” . Temi di stretta attualità, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta “doppia diagnosi” di cui si occuperà il professor Gessa, ovvero il rapporto tra dipendenze (alcol e stupefacenti nella maggior parte dei casi) e malattia mentale. Un concetto difficile e ambiguo che recentemente si sta posizionando sempre più spesso nell’agenda dei mass media, pur essendo presente in psichiatria da lunghissimo tempo.


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