Salute
Salute mentale: serve lo psicologo di base, quello scolastico e un rafforzamento del bonus
In Italia ci sono 5mila psicologi pubblici per 60 milioni di abitanti. «Ancora nel 2023 gli psicologi sono un lusso negli ospedali, nelle scuole, nelle strutture per anziani, persino nei Centri di Salute Mentale», osserva il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari. «Una prima e urgente risposta è nello psicologo di base e in quello scolastico, un rafforzamento del bonus che è ora misura strutturale, fortemente gradita dai cittadini, ma incredibilmente sottofinanziata»
di Redazione
Mai tanti provvedimenti sui temi psicologici, mai tanta attenzione sul benessere mentale. Eppure, «ancora nel 2023 gli psicologi sono un lusso negli ospedali, nelle scuole, nelle strutture per anziani, persino nei Centri di Salute Mentale», osserva il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari. E invece ci servirebbe «una rete pubblica di prevenzione, promozione, ascolto e cura psicologica, che faccia perno sulle grandi infrastrutture sociali, con ruoli articolati e complementari, dalla sanità alla scuola, dai servizi comunali al lavoro. Una prima e urgente risposta è nello psicologo di base e in quello scolastico, un rafforzamento del bonus che è ora misura strutturale, fortemente gradita dai cittadini, ma incredibilmente sottofinanziata».
«La presenza di problemi psicologici in tutte le fasce d’età ha raggiunto livelli mai visti e l’incidenza nelle fasce medio-basse di reddito è maggiore del 30%, milioni di italiani penalizzati due volte, che non trovano risposte in un Paese che ha 5 mila psicologi pubblici per 60 milioni di abitanti, lo stesso numero di 40 anni fa quando venne fondato il SSN».
L’Italia, secondo dati del Cnop, è l’ultimo Paese in Europa per investimenti pubblici in questo campo, 61 euro l’anno a fronte di 500 euro di Francia e Germania, lo 0,2% in termini reali del PIL a fronte di un costo per i disturbi psichici del 4% PIL, la maggiore causa di assenza dal lavoro.
Proprio ieri la Camera ha cominciato l’esame della legge sullo psicologo di base. «Nei giorni scorsi ho incontrato il Ministro Valditara per mettere a sistema la psicologia nella scuola», osserva ancora Lazzari. «L’Obiettivo condiviso è quello di strutturare un servizio di psicologia scolastica per le esigenze della scuola, in linea con le esperienze internazionali». Come raccontavamo in questo articolo, Lo psicologo a scuola: c'era e oggi non c'è più, fino a dicembre 2021 era presente nelle scuole la figura dello psicologo scolastico. Il progetto nasceva da un accordo tra Cnop e ministero dell'Istruzione. Nel gennaio 2022, però, il protocollo non è stato rinnovato. Eppure il bisogno dei giovani di ricevere supporto è oggi più forte che mai. Come raccontiamo nel magazine di VITA di maggio, sulle 266mila domande da parte di under35 per il bonus psicologo, una su tre riguarda under18.
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